Il "‪reddito di base universale‬" è un principio che si riscontra in Natura: il "sistema naturale", configurabile nel "pianeta terra + sole", produce in modo automatico (senza intervento umano) gli elementi "basilari" alla vita di tutti gli esseri umani [aria, cibo (es. frutta del bosco), riparo, erbe mediche per curare malattie], elementi a cui tutti possono accedere gratuitamente, ma questo equilibrato metodo distributivo della "ricchezza naturale" è stato alterato dal meccanismo nocivo della "proprietà privata-capitalismo" (nocivo a mio avviso perché genera disuguaglianze economiche, povertà, eccessiva impronta ecologica per sete di profitto) che sta per essere modificato dal fenomeno della "sharing economy" che comporterà un rientro nei meccanismi naturali di gestione intelligente, sinergica delle risorse naturali (caratterizzato dal principio dell'accesso intelligente alle risorse mediante condivisione senza il possesso, l'accumulo, l'obsolescenza programmata, quindi privi dei meccanismi nocivi del capitalismo).

Rivoluzioni industriali e Natura

I processi inerenti alle rivoluzioni industriali (attualmente siamo alla 4° rivoluzione industriale, meglio espresso con il concetto di "industria 4.0", o "modello 4.0") seguono il meccanismo della Natura: automatizzare in modo sinergico e interconnesso/interdipendente i processi produttivi al fine di fornire a tutti non solo i beni e servizi essenziali alla sopravvivenza, ma anche i beni e i servizi necessari allo sviluppo completo di ogni essere umano in termini di realizzazione delle aspirazioni personali di ogni persona in equilibrio con la società e l'ambiente naturale.

La quarta rivoluzione industriale (caratterizzata dall'automatizzazione-interconnessione sinergica e digitalizzazione dei processi produttivi, dematerializzazione di molti beni e servizi) determinerà elevata produttività, quindi elevata abbondanza di beni e servizi in equilibrio con i sistemi naturali (ovvero bassa impronta ecologica), paragonabile all'abbondanza che si riscontra in Natura come l'abbondanza dell'aria, dell'acqua, delle piante, ecc.: beni a disposizione di tutti gratuitamente.

Anche in questo caso abbiamo lo stesso problema di prima: il capitalismo determina lo spostamento della ricchezza, dell'abbondanza, prodotta dalla 4° rivoluzione industriale, verso pochi soggetti, mentre il resto della popolazione mondiale deve lesinare, vivere con poco e lavorare per 8 ore o più al giorno a causa delle logiche del capitalismo.

La Sharing Economy

Si tratta diun fenomeno socio-economico-ambientalista emergente, riequilibrante con funzione sistemica di riprogrammare i processi economico-sociali deleteri sia per la società che per la Natura prodotti dal capitalismo, riportandoli alle condizioni previste dalle logiche della Natura: equilibrata/sinergica ed intelligente/sostenibile produzione/distribuzione della ricchezza a tutti.

La sharing economy si trova nella "fase embrionale" di sviluppo, ma si sta gradualmente evolvendo in tutto il mondo e implementando nei processi sociali ed economici, fino a raggiungere il suo massimo livello di evoluzione, insieme all'industria 4.0 (anch'essa in fase embrionale), consistente in una piattaforma mondiale di sistemi automatizzati-interconnessi per la produzione di beni e servizi personalizzabili, accessibile in modalità telematica, in modo libero (open source), gratuito per tutti gli esseri umani, ma in equilibrio costante con i "meccanismi del pianeta terra" per garantire un'impronta ecologica sostenibile.

Logicamente il "digital divide culturale" (analfabetismo digitale, ovvero non capacità di utilizzare il computer, software, servizi telematici, ecc.) comporterà problemi per alcuni nell'accedere a tali risorse gratuite, quindi è necessario diffondere il più possibile la conoscenza necessaria all'utilizzo di questi strumenti, per evitare tali problemi e consentire a tutti di beneficiarne e partecipare allo sviluppo/accelerazione della sharing economy e dell'industria 4.0.