Pensioni INPS del 2013 arischio: a causa dell'entrata in vigore delle norme della riformaFornero, l'esborso delle pensioni partite da gennaio 2013potrebbero subire una battuta d'arresto. L'Inps, per effettodi queste nuove norme, mancherebbe della disponibilità perliquidarle; il rischio potrebbe estendersi dalle nuove a allepensioni già poste in essere.

Non bastava il crescente epreoccupante tasso di disoccupazione a mettere il paese in unaposizione tale da assimilarlo al destino dei vicini Greci, orail rubinetto perde sempre di più andando ad intaccare anche lepensioni.

Pensioni già vessate dai pesanti tagli edall'aumento dell'età pensionabile che, come per il tasso didisoccupazione, raggiunge livelli record in Europa.

Dopo mesi di discussioni epropaganda politica in vista delle elezioni, in cui si delineavano (etemevano) possibili cambiamenti per una radicale revisionedella riforma presentata dal ministro Fornero, si è finitiper concludere con l'ennesimo, italianissimo, nulla di fatto.

Le conseguenze però, che inquesti casi si tende sempre a vedere troppo lontane nel tempo,rischiano di farsi sentire da subito: l'Inps stessa prevedeche nei prossimi anni ci saranno molte difficoltà nell'erogare lepensioni a tutti i neo-pensionati. Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps accusa unadecurtazione dei fondi di ben 26 miliardi in meno di due anni,portando così i fondi pensioni da un capitale di ben 41 miliardi dieuro a quello attuale di appena 15 miliardi.

Ciò che ha innescato taledecurtazione, è stata la fusione tra Inpdap e Inps dell'annopassato, che ha portato l'Inps ad addossarsi ben 10 miliardi didebito dell'Inpdap. A questo si aggiunge ovviamente l'enorme buconelle PA creatosi negli ultimi anni, che sfiora la cifra scandalosadi 30 miliardi di euro. Se il trend non verrà invertito al piùpresto, secondo il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inps a rischiare non saranno solo pensioni dei giovani,ma anche quelle degli anziani che sono già in essere.