Partirà a breve il piano casa del governo Letta,intenzionato ad alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e sulle impresecome richiesto da varie componenti della maggioranza. La riforma dell’Imupotrebbe slittare di qualche mese, mentre nell’immediato dovrebbe scattare lasospensione dell’imposta sulla casa o almeno una radicale rimodulazione in baseal reddito.

Stop alle riscossioni della prima rata di giugno, poi la decisione sulfuturo del balzello più odiato da milioni di contribuenti italiani. In tema diaffitti, si pensa ad intervenire sulla cedolare secca del 21%, agevolazioneideata per combattere il fenomeno delle locazioni sommerse ed aumentare contestualmentegli introiti complessivi a medio e lungo termine, ma da tempo al centro dicritiche per il mancato raggiungimento degli obiettivi previssati in origine(poco più di un quarto della cifra messa in conto il gettito pervenuto ad ogginelle casse dello Stato).

Il ministro dell’Economia Saccomanni, in accordo congli altri componenti del governo e su input delle principali forze politicheche sostengono in Parlamento Enrico Letta, si impegnerà a scongiurare l’innalzamento dell’aliquotaIva stabilito dal precedente esecutivo per il 2014, operando sui risparmi dellaspesa senza mettere in discussione l’equilibrio del bilancio ed il rispetto del3% di deficit.

A breve, come anticipato nelle ultime settimane da autorevoli fonti giornalistiche edistituzionali comunitarie, scatterà l'atteso congelamento della procedura europea di infrazionecontro l'Italia per l’eccessivo disavanzo nei conti pubblici, misura dal peso decisivo sui futuri progettidi rilancio dell’economia nazionale.