In Italia è meglio essere titolari di un'attività o dipendenti? E' fonte di acceso dibattito la recente pubblicazione degli studi di settore da parte del ministero dell'economia: secondo i dati forniti, relativi alla dichiarazione dei redditi 2012, categorie come gioiellieri, albergatori, baristi e tassisti dichiarano in media meno di 18 mila euro, contro i 20.020 medi dei lavoratori dipendenti.

Alcuni numeri: il reddito medio dei gioiellieri ammonta precisamente a 17.300 euro, quello dei proprietari di bar a 17.800, quello dei tassisti a 15.600 euro.

Peggio ancora va ai parrucchieri, il cui reddito medio sfiora i 13 mila euro, e ai proprietari di saloni di bellezza, la cui media si aggira appena sui 7.200 euro l'anno. 

Per alcuni settori, poi, non si registrano utili, ma perdite: è il caso di tutta una serie di attività legate al divertimento e allo svago, come discoteche, spa, night club, centri di bellezza e centri termali, i cui gestori l'anno scorso hanno dichiarato al Fisco di essere in rosso. Effetto della crisi, che porta gli italiani a rinunciare al superfluo?

Cifre come queste fanno riflettere, e discutere: la crisi economica c'è e si fa sentire, certo, ma nelle ultime ore sono in molti a gridare allo scandalo, additando la sproporzione alla possibile evasione fiscale operata dai titolari. 

A (parziale) difesa della categoria interviene la Cgia di Mestre, per bocca del segretario Giuseppe Bortolussi: "ancora una volta assistiamo a un uso artefatto dei dati - afferma in un intervento riportato dal Corriere, sostenendo che "non è vero che i lavoratori autonomi dichiarano meno dei dipendenti".

Nella categoria dei dipendenti, spiega Bortolussi, sono ascritti anche dipendenti come professori universitari, magistrati e manager: una classe particolare di dipendenti il cui reddito, generalmente notevole, alza di molto la media.

La comparazione dei redditi dei titolari di attività, come i tanto discussi gioiellieri per esempio, dovrebbe perciò essere calcolata" non con la media dei lavoratori dipendenti, ma con quello dei loro dipendenti. Facendo così si scopre che artigiani e commercianti guadagnano in media il 30-40% in più dei propri dipendenti".