La Lega dei Ticinesi osteggia l'ingresso dei lavoratori italiani; lo abbiamo letto nei giorni scorsi su tutti i quotidiani ma il cambiamento tecnologico non ignora nessuno. La rivoluzione digitale necessita di informatici preparati senza fare distinzione di razza e colore.

Se siete più che pratici con la tastiera di un computer non perdete tempo e preparate un bel curriculum vitae, anzi due, una versione in italiano e una in inglese, molto meglio se, sempre in entrambe le lingue, accompagnate il CV da una lettera di presentazione.

In Svizzera lo stipendio medio mensile per un informatico con ottimi skills si aggira intorno ai 7 mila franchi svizzeri vale a dire circa 5.600 euro al mese.

"Per un futuro assicurato, studia informatica". La Svizzera offre 36 mila posizioni, il resto dell'Europa altre 664 mila. Information and Communication Technology dunque per combattere la disoccupazione che in Italia ormai, quella giovanile sfiora il 40%.

Informatici capaci di parlare inglese, queste sono le chiavi per aprire le porte del futuro. In Italia mancano un'economia sana e una burocrazia leggera, requisiti per accelerare la ripartenza di una nazione, requisiti che si trovano oltre confine. La musica è cambiata, analisti e programmatori sono le professioni più ricercate e all'estero anche ben pagate.

Un po' come successe anni fa in America, quando IBM rifiutò di investire sull'esternalizzazione delle risorse (outsourcing) e ci fu il boom degli indiani, capaci appunto di parlare inglese, essere degli ottimi matematici e/o informatici. La storia si ripete.