Riforma Pensioni Governo Letta, esodati, piccole aziende e flessibilità: il problema è sempre lo stesso, le risorse. Su questo sfondo continuano le discussioni sui cambiamenti che dovrebbero mitigare gli effetti della riforma pensioni Fornero e se, come è noto, la questione flessibilità è stata rimandata a settembre, su esodati e ammortizzatori sociali il governo dovrebbe attuare dei cambiamenti già entro il 31 agosto.

Secondo quanto riporta il Messaggero sulla riforma pensioni del Governo Letta si sono tenute diverse riunioni tecniche e politiche, nonostante ciò, come scrive Giusy Franzese, "ancora non si capisce quale sia il perimetro degli esodati residui".

In sostanza, ci sono ancora problemi sui numeri (secondo alcuni, comunque, si parla di 260 mila soggetti) e se si considera che per 130 mila salvaguardati sono stati disposti oltre 9 miliardi di euro entro il 2020 ci si rende conto dell'ampiezza del problema, ma aggiungiamo noi, anche di quanto sia stato rischioso il salto nel buio della Fornero.

Sugli esodati nella riforma pensioni del Governo Letta si parla quindi ora della riforma della cig in deroga, dato che a settembre servirà circa 1 miliardo e mezzo di euro se non si interviene prima a modificare le modalità di concessione. In tutto questo rispunta l'ipotesi di introdurre contributi a carico delle piccole aziende, un'idea su cui la Fornero aveva provato a battere ma con risultati fallimentari.

Negli articoli dei giorni scorsi sulla proposta Damiano per la riforma pensioni del Governo Letta, proposta come è noto incentrata sul criterio della flessibilità, ricordavamo come il problema, in sostanza, fossero i soldi (come lo stesso Ministro Giovannini ha ammesso). E basta poco a estendere il discorso sul fronte esodati, e non solo: il problema è sempre lo stesso, trovare le risorse.

A ben guardare il nocciolo di tutte le disquisizioni è questo. E i tantissimi italiani prossimi alla pensione (nonché i giovani che cercano nuovo spazio nel mondo del lavoro), inevitabilmente si chiederanno: le risorse per innescare una riforma pensioni il Governo Letta non può proprio trovarle?