Il Decreto D'Aliaè stato ribattezzato Decreto salva-precari(lavoratori precari del settore pubblico), ma un nome simile non è per nullaadeguato: il pacchetto normativo, che non riguarderà solo i precari statali ma anche le più urgentiquestioni riguardanti le pensioni,come potete leggere nell'articolo Riforma pensioni, questioni principali rinviate, andrà ad incidere sulla situazionecontrattuale di solamente un terzo dei 150.000 lavoratori che a fine annovedranno il loro rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione giungere altermine, senza per altro dare chissà quali garanzie sul suo proseguimento.
Infatti il Decreto D'Alia,se domani venisse approvato dal primo Consiglio dei Ministri dopo le vacanzeestive della politica (che per lo meno sono state quest'anno più brevi), perquel che riguarda i lavoratori precaridel settore pubblico conterrà un mini-salvagente per circa 50.000 di essi:per coloro che appunto hanno in scadenza il contratto a termine di tre anni one hanno avuto uno negli ultimi cinque, si prevede una "riserva" del 50% deiposti per i prossimi bandi per posti di lavoro nell'amministrazione pubblica. Peccatoperò che, oltre ad essere solo una quota minoritaria di lavoratori, si prevedeche tali bandi saranno nel prossimo futuro davvero pochi a causa delle scarserisorse di enti locali come i Comuni e le Regioni; per maggiori dettagli poteteleggere Precari e Decreto D'Alia.
Ribadendo che il Decreto D'Alia verrà discusso domani 23agosto durante il Consiglio dei Ministri ma non è al 100% sicuro che vengaapprovato (anche se si presume di sì, data l'urgenza delle questioni in ballo),segnaliamo infine che il governo Lettadovrebbe anche discutere anche di un ulteriore taglio alle auto blu ed alleconsulenze esterne.