Come già avevamo ipotizzato nell'articolo Pensioni: verso un nulla di fatto?, sembra che lepiù importanti novità sulla riformadelle Pensioni, o meglio sulla riforma della Legge Fornero in materia pensionistica, non saranno affrontateimmediatamente dal governo Letta:oggi infatti si apprende che le questioni principali saranno con buonaprobabilità rimandate all'autunno mentre nell'immediato, cioè forse già domani23 agosto con la presunta approvazione del DecretoD'Alia, al massimo verranno affrontati i temi dei Quota 96 e dei prepensionamentidei lavoratori statali.

Riforma dellepensioni probabilmente è una formula che, alla fin della fiera, risulteràtroppo carica di significati rispetto a quello che veramente succederà, inquanto dai palazzi della politica si continua a ripetere che non ci sarà alcuncambiamento radicale della Legge Fornero,ma solo delle "correzioni" di vari aspetti e fattori, come anche si cercherà dirimediare a problemi specifici come quello degli esodati (le stime parlano di massimo 20/30.000 lavoratori); d'altraparte, se effettivamente nei prossimi giorni dovesse emergere che le questionipiù complesse verranno rinviate ad ottobre/novembre quando ci sarà daaffrontare anche l'approvazione della Leggedi Stabilità 2014, allora non sapremmo che aspettarci: il problema verrebberinviato per risolverne altri più immediati, ma di certo la questione nonperderebbe di difficoltà.

In ogni caso continua a rimanere la più probabile ipotesi dilavoro la proposta di Cesare Damianodel PD, basata sulla possibilità di pensione a 62 anni di età dopo 40 anni dicontributi e con anche l'opportunità di pensioneanticipata ma con penalizzazioni sulla rendita.

Dunque per ora massima attenzione al Decreto D'Alia, previsto all'approvazione domani 23 agosto, che sispera possa dare delle risposte (positive ovviamente, ma sinceramente ilpessimismo è alquanto realistico ormai) per le questioni Quota 96 comparto scolastico, prepensionamentistatali, esuberi dipendenti pubbliciprecari.