Alla fine di un percorso che sembrava non finire mai, lenorme sulla stabilizzazione deilavoratori precari nell'amministrazione pubblica nonché sui prepensionamenti degli statali in esuberosono state approvate dal governo Letta durante il Consiglio dei Ministri dilunedì 26 agosto (invece per la riforma delle Pensioni nulla di fatto).

Da quello che il premier Enrico Letta ed il ministro dellaFunzione Pubblica Giampiero D'Alia hanno detto, sembra che appunto il Decreto D'Alia (detto Decreto Salva Precari ma che, comediremo, ne salverà ben pochi) darà uno scossone all'amministrazione pubblicaper quel che riguarda assunzioni e contratti di lavoro: i contratti precari atermine subiranno una drastica diminuzione in quanto si vuole far tornare ilcontratto a tempo indeterminato quello prevalente; come già si era detto e comeappare ancora più ovvio adesso, si dovrà per forza passare però da unariduzione del personale.

Situazione lavoratoriprecari: come abbiamo detto nell'articolo Approvato il Decreto Salva Precari, pubblicato ieri dopo ilConsiglio dei Ministri, sui 150.000 precari che negli ultimi cinque anni hannoavuto un contratto a tempo determinato di almeno tre anni, ne verranno "selezionati"circa 50.000 migliori, tramite procedure di valutazione ancora da implementare,a cui verrà data la riserva nei bandi per posti di lavoro nella pubblicaamministrazione (insomma, una corsia preferenziale, una specie di prelazioneper il posto di lavoro) che si terranno nei prossimi due anni (quanti sarannonon si sa, vista la crisi finanziaria di molti enti locali).

Pre-pensionamentilavoratori statali: qui il tema è ancora più scottante in quanto ilConsiglio dei Ministri avrebbe concluso che i circa 8000 statali in esubero potranno andare in pensione con i criterivigenti prima della Riforma Fornerose maturati entro il 2016 (il precedente limite temporale era fissato al 2014),ma le certezze assolute ancora non ci sono in quanto ciò che sarebbe riconducibilead una seppur parziale riforma delle pensioni, dai Quota 96 ad appunto iprepensionamenti statali ed altro ancora, è stato rinviato ai prossimi mesi;tuttavia appare chiaro che una certa confusione sul come modificare la LeggeFornero in alcuni sue parti c'è nell'esecutivo, che in ogni caso dovràrisolvere queste scottanti questioni.