Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti, le novità dal Governo: negli ultimi giorni si discute molto della riforma pensioni per tutta una serie di categorie di lavoratori. Alcune delle proposte, come quella del ministro Giovannini, interessano anche lavoratori precoci e chi ha svolto lavori usuranti, così come le ultime parole spese da Cesare Damiano del Partito Democratico.

Le pensioni per lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti sono al centro della grande questione della riforma della previdenza in Italia, che per ora continua a farsi attendere e che probabilmente arriverà solo in forma di interventi separati per alcune categorie.

La proposta del ministro Giovannini per la riforma pensioni interessa anche precoci e usuranti, vediamo quindi di cosa si tratta.

Il ministro Giovannini ha in sostanza proposto la possibilità di andare in pensione in anticipo con un prestito da parte dell'INPS, e il discorso vale anche per le pensioni di lavoratori precoci e usuranti: si potrebbe optare per il prepensionamento ma poi si dovrebbe ripagare il prestito attraverso tagli agli assegni degli anni successivi di pensione. Ovvero, bisognerebbe pagarsi da soli gli anni di anticipo in cui si va in pensione. La proposta ha scatenato molte reazioni, e non sono mancate le critiche (come era lecito aspettarsi).

Per quanto riguarda le pensioni per lavori usuranti e lavoratori precoci Cesare Damiano del PD, promotore della famosa proposta per la flessibilità del sistema previdenziale, ha affermato di non essere per nulla convinto dall'idea di Giovannini.

Ma la proposta di Damiano, con piccoli tagli percentuali sull'assegno di chi vuole il pensionamento anticipato, continua a restare nel cassetto causa mancanza di fondi da parte dello stato (stando a quanto dichiarato da Giovannini e Saccomanni).

Le pensioni di lavoratori precoci e usuranti dovrebbero ricevere un trattamento a parte, secondo quanto sostengono molti (e non a torto), proprio per via delle specificità delle categorie.

Non c'è inoltre da farsi troppe speranze in relazione ai Quota 96 della scuola (lavoro usurante), poiché oltre ai rinvii, risulta plausibile ipotizzare che il futuro intervento sarà ristretto a quella sottocategoria di lavoratori. Per i precoci e gli usuranti, per il momento, poche risposte.