In un simposio tenuto a Francoforte in casa Bundesbank, la banca centrale tedesca, Yves Mersch - membro del consiglio esecutivo della BCE - ha dichiarato il suo scetticismo nel Bitcoin come moneta alternativa all'euro, sia come sistema di pagamento che come riserva di valore.

Mezzo di pagamento

Da una parte, Mersch ha riconosciuto che l'assenza di commissioni legate alla transazione rende le valute alternative attraenti per il consumatore: "La loro speciale caratteristica è che i pagamenti sono effettuati direttamente fra i partecipanti alla transazione senza bisogno di un intermediario quale la banca, e spesso si ritiene che l'eliminazione di ogni commissione bancaria ottenuta con questo sistema sia un vantaggio."

Dall'altra parte, le perdite di cambio possono rapidamente cancellare questo beneficio, rendendole quindi un'alternativa non efficace rispetto all'euro.

Sicurezza e legalità

La complessità sia legale che di sicurezza del mercato dei bitcoin rendono ostico per il consumatore capire fino in fondo come funziona tutto il processo, anche se ottenere un portafoglio e acquistare la valuta digitale di per sé non è per niente difficile.

La mancanza di conoscenza specifica da parte del consumatore apre la porta a rischi crescenti: "Anche se le parti interessate possono scaricare molto facilmente le applicazioni relative ai bitcoin, non hanno idea né di come il sistema di pagamento opera esattamente, né dei rischi che corrono quando lo usano."

A confronto con l'euro, le banconote odierne "possiedono un disegno moderno e le più aggiornate misure di sicurezza".

Valuta regionale

In particolare, Mersch ha cercato di far passare il bitcoin come un mezzo di pagamento regionale piuttosto che come un sistema veramente globale. Ci sono "probabilmente un massimo di 2 milioni di utenti di bitcoin all'interno della rete nel suo complesso" ed esistono solo "poche migliaia di fornitori di beni e servizi che accettano i bitcoin".

Quest'ultima cifra è smentita dalle dichiarazioni delle società che si occupano di pagamenti dell'ecosistema bitcoin che hanno rivendicato decine di migliaia di clienti fra commercianti e organizzazioni.

Secondo Mersch, il bitcoin, vista la dimensione della sue rete e il numero relativamente limitato di partecipanti in confronto alle reti tradizionali di pagamenti globali, può essere chiamato "una valuta regionale di Internet".

Dichiarazioni precedenti

I commenti ufficiali della BCE riflettono altre dichiarazioni fatte in precedenza, nel corso dell'anno, in merito ai bitcoin.

A marzo, Mersch, parlando ad un seminario organizzato dalla Banca d'Italia, aveva detto che il bitcoin era "troppo piccolo per avere un impatto sui pagamenti bancari o al dettaglio", lasciando però la porta aperta ad un futuro ruolo della valuta digitale come un maggiore sistema di pagamento.

Conclusione

Solo il tempo dirà se il bitcoin è una bolla o una moneta di scambio a tutti gli effetti, ma, leggendo le dichiarazioni di Mersch e confrontandole con quelle di Moy, ex capo della Zecca USA, si vede subito la differente scuola di pensiero: burocratica e conservativa quella di BCE, curiosa e aperta all'innovazione quella americana. D'altra parte, se gli USA corrono, o perlomeno ci provano, e l'Europa si guarda l'ombelico, ci sarà pure una ragione. O no?