Il sud Italia continua a manifestare tutta la sua fragilità, con una preoccupante crescita della povertà che pare non conoscere sosta. Secondo la Svimez infatti i dati raccolti sono la chiara dimostrazione di come il nostro paese sia, praticamente, spaccato in due grandi tronconi, con il meridione che continua a manifestare tutto il suo disagio sociale ed economico. Secondo Svimez il Pi al sud è crollato di ben 3,5 punti percentuali, contro il -1,4% registrato nel settentrione d'Italia, numeri che preoccupano perché portano il meridione ai livelli di dieci anni fa.
Crescono a dismisura le famiglie povere, registrando numeri record, la mancanza di lavoro e il ricorso troppo frequente ai famosi ammortizzatori sociali, che danno sì respiro momentaneo alle famiglie, ma inevitabilmente, nel momento appena successivo, le mettono in ginocchio se non supportate da buone politiche dedicate al lavoro. Qui sta il vero scoglio che il nostro paese non riesce più a superare da troppo tempo, con una politica che, per ciò che concerne l'argomento lavoro, mostra segnali di macroscopica incapacità.
Le persone chiedono che vengano finanziate e create nuove opportunità di lavoro, non chiedono l'ormai tristemente famosa elemosina degli 80 euro. Da un'analisi più approfondita la Svimez ha messo in evidenza come il meridione del paese sia nuovamente teatro di vere e proprie opere carovane di emigrazioni.
Un fenomeno in grande crescita, con un conseguente spopolamento, con numeri che non si registravano dai tempi dell'immediato dopoguerra. Numeri che nascono da una fuga di massa verso lidi dove lavorare non è una chimera ma una fondata realtà, mentre nel meridione continuano imperterrite le chiusure delle fabbriche, senza che ci sia un minimo di programmazione da parte della politica industriale del paese, situazioni davvero racapriccianti che portano il meridione del paese a periodi bui che tutti speravamo non tornassero. Un altro brutto segnale che registriamo è il brusco calo delle nascite in una zona storicamente florida da questo punto di vista, che non fa altro che far suonare ancor più vigorosamente il campanello d'allarme.
Al sud per quanto pare si sia persa la speranza, si spera che la politica senta suonare il campanello, e dia finalmente segnali forti e decisi verso una politica che crei lavoro e non false e temporanee illusioni.