Estate fredda per i prestiti alle famiglie e imprese italiane; ad agosto si evidenzia una nuova diminuzione per la ventottesima volta consecutiva. Su base annua si parla del 1,10% di contrazione. Un dato, quello rilevato per il mese di agosto, che nelle stime dell'Abi è più un vedere il bicchiere mezzo pieno. Era dal 2012 che non si registrava un andamento simile. Anche i tassi sui mutui scendono a livelli più sostenibili grazie al calo degli interessi, fattore che potrebbe favorire una ripresa del mercato immobiliare. E tutto questo prima della famosa Tltro della Bce che dovrebbe aumentare la liquidità del sistema monetario, ridare ossigeno alle banche e rilanciare i consumi.

Il rapporto ABI L'Abi riferisce di un totale prestiti erogato dalle banche pari a 1.818 miliardi di euro, di gran lunga superiore alla raccolta effettuate sui clienti che è stata di 1.708 miliardi. Da 7 anni a questa parte i prestitisono aumentati di 145 miliardi netti per le famiglie, mentre le impresesono state accontentate nelle loro richieste con una dotazione di 139 miliardi in più. E tutto questo mentre le banche registrano nuovi record di sofferenze per i crediti non esigibili. Il peggioramento percentuale è dell'ordine del 23% annuo per quelle lorde, con quelle nette che aumentano del 15%.

Calo dei tassi di interesse Una buona notizia c'è e riguarda le imprese italiane che si sono viste applicare tassi di interesse molto minori.

Stando alle stime Abi si ha un tasso medio nel mese di agosto per nuovi finanziamenti diminuito del 2,89% da quello di luglio che si trovava al 3,09%, rappresentando certamente il più basso livello dal marzo di 3 anni fa. In questo stesso rapporto c'è la parte dedicata anche alle famiglie alla voce mutui; i nuovi finanziamenti casa scendono sensibilmente dal 3,23% al 3,19%, mentre la media del tasso sui prestiti è stata misurata intorno al valore del 3,77%, in calo rispetto al precedente mese dove era quotata al 3,81%. Niente male davvero per un Paese in crisi con la Ue alle costole.