La "ricetta" del successo è nelle parole di Antonino Cannavacciuolo, chef e patron di ristoranti di fama internazionale. Secondo il pluripremiato chef, la ricetta ha vari ingredienti che devono armonizzarsi bene tra loro ed uno degli elementi di cui deve essere composta è certamente la cura dei propri collaboratori che lui definisce il vero tesoro di ogni attività imprenditoriale. Della stessa idea, sono diverse imprese e aziende italiane che a tale scopo hanno richiesto e ottenuto la certificazione Top Employers. La certificazione è assegnata in tutto il mondo alle aziende che si distinguono per politiche favorevoli verso i propri dipendenti e collaboratori ed è attribuita da un istituto autonomo e indipendente che pertanto certifica la bontà dei riscontri effettuati. In Italia, per il 2015, la certificazione è stata ottenuta da diverse aziende che si sono impegnate con progetti mirati a migliorare le condizioni di lavoro dei propri dipendenti, a favorire il giusto bilanciamento lavoro-famiglia e a valorizzare il proprio personale.
E in tempo di crisi non è scontato che gli investimenti e le risorse aziendali si rivolgano ai propri dipendenti. Le aziende italiane certificate sono in totale 63. Si parte da Accenture e Sabic Italy che hanno meno di 100 dipendenti presenti sul territorio italiano, fino ad arrivare a quelle più grandi, tra le quali troviamo Electrolux, Enel, Telecom Italia e Unicredit. La certificazione è certamente un riconoscimento prestigioso di cui possono fregiarsi queste aziende. E si spera sia da stimolo a tutte le altre aziende che vogliono raggiungere e mantenere il successo. Puntare sul proprio personale, trovare/mantenere un personale di alto livello, limitare o eliminare il precariato se non strettamente necessario, favorire e agevolare i collaboratori è un punto di forza delle aziende che vogliono fare la differenza e avere successo sul mercato globale.
Un dipendente contento e felice di lavorare in un'azienda, che spesso considera anche propria, è la migliore pubblicità "ambulante" e gratuita che si possa avere.