Uno dei vantaggi storici del 730, sicuramente il più importante per i contribuenti, era la velocità con cui si ottenevano i rimborsi, per esempio, per le spese mediche sostenute o per il mutuo. Questo è il motivo per cui molti contribuenti sceglievano il 730 al posto del modello Unico, la snellezza della procedura di rimborso. Infatti negli anni passati, il soggetto che andava a rimborso presentando il 730, lo riceveva di norma nel mese di luglio insieme allo stipendio o ad agosto insieme alla pensione in caso di pensionati. Con il modello Unico invece del datore di lavoro, i rimborsi li dava l'Agenzia delle Entrate con tempi ben più lunghi, nell'ordine di tre o quatro anni.

Quest'anno con l'avvento del precompilato, con tutti i problemi che escono fuori quotidianamente, a partire dagli errori nei dati già preinseriti nel 730, il rimborso, per la maggior parte dei contribuenti, sicuramente non avverrà a luglio. Già la scadenza per l'invio fissata il 7 luglio (ma sicuramente sarà prorogata), era un campanello di allarme. Infatti era impossibile che un 730 inviato a luglio sarebbe stato rimborsato lo stesso mese dal datore di lavoro. Inoltre l'Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che i contribuenti che presenteranno il 730 autonomamente, quindi senza avvalersi di un Caf, e lo inviavano senza apportare modifiche e senza inserire oneri e spese, oltre all'immunità nei controlli da parte del fisco, avrebbero ottenuto il rimborso come per gli altri anni, nel mese di luglio.

Per tutti gli altri che si rivolgono ad un intermediario, o che apportano modifiche al precompilato, essendo sicuramente assoggettati a controlli, i rimborsi tarderanno ed arriveranno entro 6 mesi dalla data di scadenza, a partire dal 7 luglio e quindi entro gennaio o febbraio 2016. La domanda è, ma che rimborso otterrebbe un contribuente se non inserisce quelle spese che può scaricare dal reddito? Se non inserisce per esempio spese mediche, spese per l'asilo nido o interessi sul mutuo di che rimborsi parla l'Agenzia delle Entrate? Misteri del rapporto tra cittadino e fisco.