Il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ospite a Sintra, in Portogallo a pochi chilometri dalla capitale lusitana Lisbona, mette in evidenza l'importanza delle riforme strutturali che si stanno realizzando in tutta l'eurozona.

Draghi ha anche sottolineato l'importanza della flessibilità in campo economico, un elemento fondamentale per tutti che dovrebbe costituire parte del dna economico del vecchio continente, spesso alla ricerca delle giuste soluzioni per ravvivare un sistema economico che troppo spesso ha subito degli scossoni, che si sono rivelati a dir poco deleteri per l'economia del continente e conseguentemente proiettandoli su scala mondiale.

Sempre secondo il presidente della Bce la contrattazione aziendale è preferibile a quella nazionale perchè non essendo centralizzata ma delocalizzata, aumenta quella che è la flessibilità del lavoro e della retribuzione, in base alla realtà nella quale tale azienda opera ed è quindi protagonista.

Draghi ha anche voluto evidenziare un fatto, a suo dire molto importante, per cui la contrattazione aziendale con un certo tipo di flessibilità, nel periodo della crisi, ha prodotto meno disoccupazione e contrazione dei salari, rispetto alle aziende legate alla contrattazione salariale centralizzata.

Queste dichiarazioni molto importanti andrebbero analizzate nel dettaglio e proposte a quelle economie europee e mondiali che, ancora oggi rimangono lontane da questo tipo di concetto, restando legate ad un certo tipo di contrattualizzazione accentratrice che non produce flessibilità ed economia, che potremo definire anti crisi, dando spazio ad un vecchio sistema che continua a sfornare disoccupazione.

Questo sistema, economicamente obsoleto, non fa altro che accrescere le spese per lo Stato, costretto ad impiegare ed attingere agli ammortizzatori sociali, come ad esempio la cassa integrazione, i vari tipi di disoccupazione, che producono incapienti e tanto lavoro sommerso dando sfogo al "nero", una delle piaghe italiane che in modo proporzionale crea un enorme evasione fiscale che a sua volta causa un inasprimento delle tasse che colpiscono le tasche dei cittadini.