Adesso che la Grecia ha votato per l'uscita dall'euro, cosa accadrà? Quali saranno gli scenari possibili che si materializzeranno nelle prossime ore ? È un pò la domanda che si pongono tutti i cittadini europei, e che sta scuotendo i mercati e l'alta finanza, ancora incerta sulla piega che assumerà il braccio di ferro in atto tra il governo greco e la troika, il mostro a "tre teste" composto da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Di sicuro il premier greco Tsipras, volerà oggi a Berlino, forte del risultato che premia la propria politica anti-austerità, per trovare un accordo con i propri creditori.

L'obiettivo primario è evitare il temuto taglio delle pensioni ed intraprendere una nuova iniziativa per la ristrutturazione del debito nazionale. Tsipras sarà ricevuto, ma difficilmente fronteggerà un Europa più "morbida" dopo l'esito elettorale. Angela Merkel ha proferito parole di fuoco contro la Grecia sostenendo che con la vittoria del no si profila uno schianto "contro il muro" dell'economia greca, e rivelando le intenzioni di non vollere cedere di un millimetro alle proposte di Tsipras.

La posizione imbarazzante di Mario Draghi

In teoria ci sarà tempo fino al 20 luglio per trattare sul futuro del debito greco, poichè per quella data scadrà anche il tempo utile per il pagamento della rata del debito contratto con la BCE, che potrebbe mettere in grave crisi il sistema creditizio ellenico, facendo venir meno le iniezioni di liquidità. A quel punto il governatore Draghi potrebbe trovarsi tra due fuochi. Da una parte l'esigenza di salvare la Grecia dal collasso economico e dall'altra le ferree regole dello statuto della Banca che impone di non finanziare uno stato, specie se insolvente con i propri creditori.

La scelta di aiutare la Grecia comporterebbe una grave rottura con la Bundesbank, assolutamente intransigente nei confronti del debito greco.

La mancanza di iniezioni di liquidità aprirebbe le porte ad un ritorno alla Dracma, poichè farebbe sprofondare il paese in uno scenario da apocalisse, con i bancomat prosciugati e l'impossibilità di pagare le pensioni e adempiere agli oneri ordinari di uno stato. Una situazione assai complessa dove ogni esito è possibile.