Una Legge ha conferito al Governo una delega per la realizzazione di sistema fiscale più trasparente, meno oppressivo, che deve essere orientato verso la cosiddetta crescita e deve essere più equo verso i cittadini. Stiamo parlando della Legge 23 del 2014, quella della Delega Fiscale di cui in questi giorni si sta discutendo su alcuni decreti attuativi giunti in Consiglio dei Ministri. La vastità della materia fiscale, fa sì che la riforma del fisco spazi dalla crescita delle imprese alla fatturazione elettronica, dalla tassazione dei tabacchi agli sconti fiscali fino alla revisione dei contenziosi ed alle nuove regole di riscossione.

Uno dei punti che coinvolgerà la maggior parte dei cittadini è la riforma della riscossione e del rapporto del contribuente con Equitalia.

Aggi di riscossione e invio telematico delle cartelle

Qualche mese fa, sulla questione aggi di riscossione si era arrivati a chiedere il parere di costituzionalità alla Consulta. Sugli aggi, ossia il guadagno che Equitalia, per sé, carica sulle cartelle che manda a casa dei contribuenti, c’è stato sempre un mare di polemiche. Calcolare il tasso relativo all’aggio in base all’importo delle bollette non è sembrato equo. In parole povere,Equitalia guadagna di più incassando cartelle più esose rispetto a cartelle di importi minimi, questo nonostante il lavoro che svolga sia sempre lo stesso per entrambi i casi e cioè mandare la bolletta a casa del debitore.

Per la verità, al vaglio del CDM novità radicali relative a questo aspetto non ce ne sono. Non sarà inserito un aggio fisso che sia indipendente dagli importi delle cartelle come auspicato da molti, ma almeno dal punto di vista economico, gli importi che guadagnerà Equitalia verranno ridotti. Oggi, l’aggio di Equitalia funziona con un aliquota dell’8%.

Con l’approvazione della Delega Fiscale, l’aggio scenderà al 6% se si pagano le cartelle nei 60 giorni dalla notifica, oppure verrà ridotto addirittura all’ 1% se il debitore sceglie di pagare subito. Per le imprese sarà possibile anche ricevere nelle caselle di Posta Elettronica Certificata le notifiche delle cartelle esattoriali, senza più riceverle via posta.

Questa facoltà dovrebbe essere allargata anche ai privati previa richiesta da parte degli stessi.

Ritardi, Interessi e questione anatocismo

L’anatocismo è un particolare fenomeno di cui si parla tanto e riguarda banche, prestiti, ma anche cartelle di pagamento di Enti di riscossione. Il calcolo degli interessi sugli interessi per ritardati pagamenti è moralmente un cattivo costume e si spera che prima o poi diventi anche illegale. Se un soggetto paga la cartella oltre i 60 giorni consoni, gli interessi vengono calcolati sulla totalità della cartella, quindi calcolandoli sugli interessi già inseriti nella cartella originaria. La Delega Fiscale fa scomparire questo fenomeno dalle cartelle Equitalia ma non nel sistema bancario e quindi nei prestiti elargiti dagli istituti di credito ai propri clienti.

Altro punto focale è la concessione di ritardi nei pagamenti delle cartelle o delle rate in caso di dilazione. Sarà concesso ai debitori di ritardare con un massimo di 7 giorni il pagamento delle rate senza incorrere in sanzioni, spese ed interessi di mora.