Nel bilancio previsionale entra in conto anche la situazione dei professori degli atenei italiani, favoriti da finanziamenti per la loro regolarizzazione nei ruoli di docenza, questione delle retribuzioni e sblocco investimenti. La legge di stabilità 2016 tace ancora sul profilo delle università nel rapporto con lapubblica amministrazione, questione rimandata ad un disegno di legge ad hoc. Da Venezia intantoRenzi ha sottolineato perentoriamente: ‘Dobbiamo togliere le università dal perimetro della Pa’.

Assunzioni, retribuzioni e finanziamenti

La bozza della manovra sembra confermare lo sblocco delle retribuzioni, dopo 5 anni di fermo dal piano Gelmini, rimasto immodificato e inattuato fino ad oggi.

Così i prof godranno di un medio di 250 euro in più sul proprio stipendio, senza però ricevere nessuna compensazione degli arretrati. Pronti all’uscita 50 milioni da destinare all’assunzione di 500 docenti italiani e stranieri, e 55 milioni per il collocamento di mille ricercatori del tipo b, secondo il profilo professionale già delineato nella legge Gelmini. Il fondo di 50 milioni è destinato a salire nel 2017 a 75 milioni, una dispensa per ‘le chiamate dirette per elevato merito scientifico’. Il reclutamento avverrà su base concorsuale dietro bandi pubblicati ad inizio del prossimo anno. Si aprono così le porte per nuovi ordinari e associati, mentre i mille ricercatori saranno stabilizzati con un contratto di tre anni, come le premesse della legge Gelmini, con la clausola che potranno aggiudicarsi i posti alti della docenza dopo aver scalato la tenure track.

L’assegnazione di fondi avverrà sempre con un riguardo al merito. Un altro avviso: il turn over sui ricercatori verrà coperto non al 60%, come attualmente, ma al 100%. Le misure in bozza prevedono lo scongelamento di fondi erogati e sterilizzati fino al 2014, ma per le università che non abbiano speso i fondi stanziati, questi verranno prima resi indisponibili fino alle nuove disposizioni.

Per quanto riguarda la configurazione degli istituti universitari in rapporto con la Pubblica Amministrazione ancora non si è deciso e nessun provvedimento a riguardo è stato inserito nella Legge di stabilità, questione che verrà trattata in un decreto apposito.