Uno dei punti più importanti della nuova Legge di Stabilità approvata dal CDM il 15 ottobre è la lotta alla povertà. L’articolo 31 del testo di Legge, reca disposizioni per il contrasto al fenomeno della povertà, fenomeno sempre più crescente in questi anni. Il Governo ha stabilito di destinare a questo provvedimento, 600 milioni di euro per il 2016 ma si conta di salire ad un miliardo per l’anno successivo. I soggetti interessati saranno i disabili, i senza reddito, i disoccupati di lunga data ed i nuclei familiari con figli minori. L'attuazione di tutti questi provvedimenti sarà fatta entro 30 giorni dalla eventuale approvazione di tutta la Legge di Stabilità.

Social Card e SIA

Dal 2008 è in vigore la Social Card per persone sopra i 65 anni o minori di anni 3, quella che ogni bimestre assegna a questi soggetti 80 euro da spendere per la spesa quotidiana, la farmacia o per pagare le utenze domestiche. In 12 grandi città italiane è stata sperimentata anche la Social Card straordinaria, quella che veniva concessa a famiglie con minori sotto i 18 anni e componenti senza lavoro. L’estensione a tutto il territorio nazionale di quest’altra card da 400 euro al mese è sempre rimasta ferma al palo per carenza di fondi. Esiste inoltre da anni il SIA, il sostegno per l’inclusione attiva, che è un programma che consente di aiutare i soggetti esclusi socialmente, quindi senza lavoro, dandogli un sostegno economico temporaneo, ma allo stesso tempo cercando di aiutarlo a trovare lavoro ed a fornirgli le competenze necessarie per facilitarne il reingresso nel mondo del lavoro.

La nuova Legge di Stabilità ha rifinanziato questi programmi con 380 milioni dei 600 stanziati per la lotta alla povertà e probabilmente questo consentirà l’allargamento della Social Card da 400 euro a tutto il territorio nazionale.

Disoccupati e disabili

Dal 2015 è entrata in vigore una forma speciale di sussidio di disoccupazione che viene erogato dall’INPS a coloro che hanno già finito di percepire la NASPI, cioè la disoccupazione vera e propria.

Il nuovo ammortizzatore sociale è l’ASDI che quindi aiuta economicamente quei soggetti che al termine del periodo di disoccupazione coperto da NASPI, stentano a trovare un altro lavoro, soprattutto quelli prossimi alla pensione e coloro che hanno nel proprio nucleo familiare figli minori a carico. Il Governo ha pensato bene di estendere anche al 2016 questo istituto rifinanziandolo con 220 milioni di euro.

Molto importante anche la creazione del fondo “Dopo di Noi” che aiuterà i disabili in condizioni più gravi che non hanno parentele di primo grado e che sono in condizioni di particolare indigenza economica.