Sono state introdotte nei mesi scorsile nuove banconote di moderna concezione con tagli da 5, 10 e 20 euro. Presentate dalla Banca Centrale Europea, i nuovi tagli presentano una nuova fisionomia e rappresentano il frutto delle nuove idee miste alla nuova tecnologia monetaria in ambito di lotta alla contraffazione. Non sembrano però aver battuto ciglio i falsari, abili artigiani della truffa, che in queste settimane sono tornati nuovamente al lavoro con lo scopo di riuscire ad eludere i controlli e inserire nell'economia europea delle nuove versione di falsi d'autore, monete abilmente create e del tutto simili agli originali.

Falsariall'opera

Ultima ma solo in termine di tempistica è l'introduzione della banconota di taglio maggiore, quella da venti euro. Sin dalla introduzione della nuova valuta continentale, entrata in vigore nel lontano anno 2002, le perplessità sono state molteplici tra gli esperti del settore, da sempre scettici sulla capacità della Bce di riuscire a monitorare e tenere basso il circolo dei falsi. Negli ultimi giorni, però, sembra essersi nuovamente fatta strada l'idea da parte dei falsari di tornare alla carica sulla riproduzione delle banconote di taglio più alto, iventi euro da sempre tra i taglipiù utilizzati nella compravendita della vita quotidiana.A darne allarme è stato il Giornale di Brescia che ha avvertito dellarelativa presenza di tagli non raffinati ma comunque facilmente confondibili tra la popolazione e quindi di facile smistamento.

Tra i consigli utili per riconoscere una vera banconota da una falsa rimane di buon senso controllare la finestra presente sull'originale che nella sua ultima versione è trasparente, i margini introdotti che risultano essere questa volta in rilievo e soprattutto la colorazione della cifra, inserita con un particolare verde smeraldo e che in caso di inclinazione della banconota tende a cambiare velocemente colore. Presente anche la "storica" filigrana centrale, all'interno, in posizione centrale nello strato di carte granulare tipicamente europea.