Con il nuovo decreto fiscaleè stata prevista la “eliminazione” (in realtà trattasi di una trasformazione) di Equitalia a partire dal luglio 2017. Da tale data infatti la società Equitalia sarà incorporata dall’Agenzia delle Entrate.

Tempi lunghi per la riorganizzazione dell'AdE

In effetti i tempi tecnici per assorbire nell'Agenzia delle entratei dipendenti di Equitalia potrebbero essere oltremodo lunghi anche in considerazione del preannunciato concorso che gli stessi dovranno sostenere per divenire dipendenti dell’Agenzia delle Entrate (ancora non si sa con quale modalità di selezione).

Sappiamo quali sono i tempi per organizzare un concorso con tutti gli eventuali problemi connessi anche post- ammissione (ricorsi ecc..) specie per la già paventata incostituzionalità dello stesso.

La rottamazione delle cartelle su richiesta

In concomitanza con tale trasformazione è stata prevista la possibilità per i debitori di richiedere la “rottamazione delle cartelle” usufruendo di scontisulle sanzioni e sugli interessi. Certo l’eliminazione degli interessi rappresenterebbe già un vantaggio per il debitore considerato che il tasso di interessi applicato da Equitalia è praticamente usuraio e che è praticamente impossibile capirne la modalità di calcolo. Si evidenzia però che il provvedimento di rottamazione non riguarderà le multe e che il numero di rate massime sarà di 36 e non più fino a 120 com’era prima.

Meglio attendere la prescrizione

La domanda che a questo punto sorge spontanea è perché richiedere la “rottamazione delle cartelle” quando si potrebbe usufruire della prescrizione e quindi non pagare addirittura nulla?? Oltretutto senza chiedere niente a nessuno! Le cartelle, specie quelle in prossimità di prescrizione, sono a rischio per gli enti creditori ovviamente, tutto a vantaggio del debitore.

Pertanto sembrerebbe più conveniente per chi ha ricevuto una cartella due o tre anni fa attendere il naturale decorso degli eventi piuttosto che chiedere la “rottamazione delle cartelle” che farebbe scaturire solamente sconti su sanzioni ed interessi. E’ facile parlare di “trasformazione” di Equitalia, di assunzione degli ex-dipendenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma sappiamo bene che nella pratica il sistema di comunicazione tra enti (basato per lo più su base cartacea) rischia di far “perdere per strada” parecchie informazioni e documenti senza contare la tempistica per la riorganizzazione degli uffici e del personale.

Ed è altrettanto risaputo che senza determinati atti interruttivi della prescrizione (es. la notifica dell’ intimazione di pagamento) e senza i documenti che ne comprovino l’esistenza (cartoline di avvenuta notifica in originale) il procedimento esecutivo in corso risulterebbe senz’altro vanificato dalla radice (nullo), considerando che Equitalia per prassi è solita notificare tali atti in prossimità dell’ultimo giorno utile. Il tempo in questo caso diviene amico dei debitori e farà scadere molti crediti per decorrenza dei termini. Se quindi siete stati destinatari di atti di recupero da parte di Equitalia fareste bene a verificare la data di prescrizione prima di richiedere la rottamazione.

In ogni caso è opportuno proporre ricorso avverso tutte quelle cartelle notificate già prescritte. Non a caso tale possibilità di “rottamare cartelle” è stata inserita contestualmente alla eliminazione di Equitalia: evidentemente anche i nostri governanti sanno bene che a causa di questa operazione dai lineamenti poco definiti non riusciranno più a recuperare nemmeno la metà dei crediti.