La crisi economica è un evento che comporta perdite in tutti i campi ma, in base alla storia, sembra che sia un qualcosa di inevitabile. C'è un periodo di boom economico e poi una caduta. Il tutto segue il movimento di una curva che sta ad evidenziare il trend economico di un lungo periodo. Ma qual è il motore dell'economia di un paese? Il Lavoro. Gli investimenti vengono fatti per creare posti di lavoro e quando sopraggiunge la crisi sono proprio questi a risentirne per primi, con conseguente disoccupazione. Così lo Stato mette in moto la macchina degli ammortizzatori sociali e tra questi vi sono i sussidi di disoccupazione.

Ma quali sono le novità riguardo agli assegni che fino ad ora hanno riscosso coloro che hanno perso il lavoro?

Disoccupazione, il progetto di un nuovo assegno

Ebbene, come appena detto nell'introduzione, la disoccupazione ha portato lo Stato a ideare il progetto di un nuovo assegno che andrà ad aiutare chi fino a questo momento aveva perso le speranze di ritrovare un posto nel mercato del lavoro. Il principio alla base di questa futura elargizione è il ricollocamento di un disoccupato. Ovvero fare in modo che le agenzie per l'impiego ricerchino un lavoro a chi farà richiesta di questo assegno. L'importo oscillerà tra i 2000 e i 5000 euro a seconda del tipo di disoccupato, ovvero se sia più facile o meno da ricollocare.

Ma un soggetto non potrà essere completamente libero di decidere, avrà una scadenza da rispettare per la richiesta. Essa sarà infatti di 4 mesi dalla fine della Naspi. La domanda va presentata a un ufficio dell'impiego o a una Agenzia del lavoro sotto forma di voucher. In pratica, l'ente dovrà riuscire ad assegnare un posto di lavoro al richiedente altrimenti non potrà riscuotere tale voucher.

Dunque una sorta di scambio tra moneta virtuale contro lavoro. Quanto alla tempistica di realizzazione del progetto, si conta di partire con diecimiladisoccupati, per poi estendere il voucher a tutti entro il 2017. Altra cosa importante è che il piazzamento lavorativo del disoccupato va eseguito entro un anno altrimenti tale nuovo assegno non ha più valore.