La Legge di bilancio 2017 a favore degli agricoltori prevede una serie di misure importanti per ridare valore al comparto agricolo italiano e alla terra. Al centro dell’agenda economica del governo è stato quindi messo anche il settore agricoltura e l’agroalimentare. Sembra quasi certo che tali emendamenti resteranno cosi’ come sono dopo la presentazione della Legge di bilancio da parte di Renzi e Padoan dinnanzi al Consiglio dei Ministri ed in Commissione bilancio. Ecco quindi le principali novità e cosa cambierà l’anno prossimo

Esonero contributivo per nuove aziende e zero IRPEF agricola

In prima battuta viene previsto il taglio dell’irpef agricola 2017 e la sua cancellazione sulle rendite catastali delle imprese agricole;

Poi sono stati potenziati gli investimenti per il made in Italy ed è stato previsto l’esonero contributivo per gli imprenditori agricoli sotto i 40 anni che aprono una nuova impresa.

Si tratta infatti di uno sgravio dei contributi agricoli Inps totale. Lo sgravio sarà pari al 100% per i primi 3 anni, e poi al quarto anno scende al 66% mentre al quinto anno è pari al 50%. In attesa che il testo della Legge di Stabilità 2017 venga licenziato positivamente dal Parlamento, per i coltivatori diretti e gli IAP ovvero gli imprenditori agricoli professionali si prospetta la possibilità di un taglio dell’IRPEF sempre a partire dal 2018

Dopo l’abolizione dell’IRAP e dell’IMU agricola, in arrivo c’è quindi una nuova misura volta all’abbassamento del carico fiscale a favore degli agricoltori. Tale sgravio fiscale per i terreni agricoli sarà graduale ed inizierà quindi dal 2018. La riduzione che di fatto sarà progressiva verrà spalmata in 3 anni.

Grazie a tali tagli gli imprenditori risparmieranno ben 1,3 miliardi di tasse. A favore del made in Italy sono poi stato stanziati circa 100 milioni di euro, al fine di incentivare una maggiore competitività nell’esportazione dei prodotti italiani.

Come accedere al nuovo Bonus agricoltori 2017?

I destinatari di tale bonus sono coloro che non hanno compiuto 40 anni ed hanno aperto una nuova impresa nel corso del 2017.Infine per gli agricoltori sotto i 40 anni che hanno l’azienda situate in zone agricole svantaggiate o in comuni montani, lo sgravio viene concesso anche se la 1^ iscrizione alla previdenza agricola c’è stata nel 2016

Quasi tutte le Regioni italiane hanno infatti un elenco di zone considerate svantaggiate in base alla tripartizione prevista anche da direttive della Comunità Europea.

Viene prevista anche la possibilità di usufruire del super ammortamento per l’acquisto di beni strumentali e l’azzeramento dei costi di garanzia bancaria. A tal proposito infatti la legge di bilancio prevede l’inserimento delle imprese agricole nel piano Industria 4.0. La compensazione Iva sulle carni suine e bovine dovrebbe inoltre aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro. Da ricordare che per il triennio 2017/2019 è stato rifinanziato anche il fondo Mipaaf delle politiche agricole che serve ad investire in le misure per la filiera del grano e delle carni bovine