Cosa succede in europa? Secondo numerosi studi (effettuati dai principali centri di studio economici d'Europa) l'italia ha un potere d'acquisto pro capite medio di € 16.706 si colloca (cosi come avvenne l'anno passato) al sedicesimo posto tra i 42 paesi europei oggetto dell'indagine.
I paesi con il potere d'acquisto più alto sono: il Liechtenstein (anche se con una popolazione ridotta, ormai da anni si colloca fra i paesi più ricchi del mondo, famoso anche per il cosiddetto "paradiso fiscale" ), Svizzera (stabile e moderna economia di mercato, con un settore bancario e finanziario fra i più conosciuti al mondo) e Lussemburgo (soprannominato il 'cuore verde' dell'Europa, basa la propria economia su industrie ed esportazioni), mentre i più bassi vengono rilevati in Moldavia (economicamente mal messa, negli ultimi anni ha evidenziato carenze nel settore industriale visto la sfavorevole posizione geografica), Ucraina (la crisi finanziaria globale ha ridotto i progressi e la crescita economia che la nazione stava sviluppando negli anni novanta) e Bielorussia (non basta l'economia basata sulle risorse minerarie del sottosuolo).
Cosa succede in Italia?
Se analizziamo la situazione all'interno del nostro amato 'stivale', con un potere d'acquisto pro capite di € 22.722 Milano è al primo posto fra le provincie italiane e registra un risultato medio due terzi al di sopra della media europea, mentre Crotone è all'ultimo posto con un pro capite di € 9996, circa il 40% al di sotto della media nazionale. Nel complesso le prime dieci province italiane per potere d'acquisto in ordine sono: Milano Bologna Trieste Bolzano Genova Parma Lecco Monza e Brianza Aosta e Gorizia. Risultati che confermano il permanere di forti disparità sul territorio nazionale, infatti mentre dalla visione dei dati si evince che le regioni del nord hanno un potere d'acquisto sia superiore alla media europea che italiana, nel centro si riscontrano risultati in linea con la media nazionale, mentre il sud rimane ben al di sotto della media europea.
Situazione che ormai da anni è attributo principale del nostro paese, che nonostante i tentativi d'intervento da parte dello stato nell'equilibrare la situazione italiana, vede di anno in anno sprofondare la differenza.