Si avvicina il momento dell’inizio dei saldi invernali 2017. Come tutti gli anni dal 1998, quando è stata varata l’attuale normativa che regola la tempistica dei saldi, le Regioni hanno stabilito le date di inizio e di fine delle tradizionali vendite di fine stagione: quest’anno, la data di partenza sarà quella del 5 gennaio per tutte le Regioni, anche se i principali negozi di abbigliamento, come di consueto, anticiperanno di qualche giorno con le vendite ‘pre-saldi’ riservate ai clienti più fedeli.

Date di inizio dei saldi invernali 2017 per tutte le Regioni

Come detto, la data di inizio dei saldi invernali sarà quella del 5 gennaio, la stessa per tutte le Regioni. Diversa, invece le date di chiusura dei saldi che saranno le seguenti:

15 febbraio: Lazio (Roma inclusa)

18 febbraio: Liguria e Bolzano

28 febbraio: Piemonte, Veneto, Puglia e Calabria

1 marzo: Marche

2 marzo: Basilicata

5 marzo: Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Trento, Umbria

15 marzo: Sicilia

31 marzo: Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta

2 aprile: Campania.

I consigli antitruffa della Guardia di Finanza

Le vendite nel periodo dei saldi sono regolamentate da una serie di norme che è opportuno tenere ben presente per evitare brutte sorprese.

A questo proposito le diverse associazioni dei consumatori e la Guardia di Finanza pubblicano sui loro siti una serie di consigli antitruffa a beneficio dei consumatori.

Queste le principali regole da seguire;

  • Prima dell’inizio dei saldi, si ricorda, è bene fare una visita nei negozi per accertarsi che la merce che si troverà in saldo non sia un avanzo di magazzino;
  • Lo sconto deve essere indicato in percentuale sul cartellino, dove deve essere riportato anche il prezzo iniziale del capo;
  • Provare sempre il capo di abbigliamento. Il cambio non è un obbligo del commerciante ed è pertanto bene accertarsi se questo è consentito e in che termini;
  • Verificare con attenzione la presenza di eventuali difetti del capo che si acquista. In caso di difettosità palese, è comunque obbligatorio da parte del negoziante il cambio entro un periodo di due mesi, come previsto dalla legge.