Un Consiglio dei ministri straordinario, tenutosi nella notte, ha approvato il decreto che crea un fondo di 20 miliardi di euro per le banche in crisi. In questo modo il governo guidato da Paolo Gentiloni rende esecutiva la decisione del Parlamento che mercoledì ha dato via libera con ampia maggioranza alla costituzione di un fondo per intervenire a tutela del risparmio. Prima banca ad usufruirne sarà il Monte dei Paschi di Siena.

Il fallimento dei privati per Mps

Infatti il tentativo di salvataggio privato dell’istituto di credito toscano è fallito, aprendo la porta, di fatto, all’intervento pubblico.

Mps ha annunciato che l’operazione di aumento di capitale “non si è chiusa con successo”: la ricerca sul mercato dei 5 miliardi chiesti dalla Bce non ha avuto buon esito. La banca è riuscita a raccogliere solamente 2,44 miliardi, di cui oltre un miliardo dai piccoli risparmiatori. Più di quanto previsto, ma non abbastanza per chiudere l’operazione. A sfilarsi, sono stati gli investitori istituzionali, a partire dal Qatar che avrebbe dovuto impegnarsi con 1 miliardo. Senza grandi investitori disposti a mettere capitale l’ultima parte di aumento è venuta meno. Adesso, quindi, le obbligazioni convertite saranno restituite ai portatori e subentrerà lo Stato.

L’intervento dello Stato

Il Tesoro potrebbe quindi salire oltre il 50% nel capitale dell’istituto senese, diventandone azionista di maggioranza.

Prevista una ricapitalizzazione precauzionale, un meccanismo in più fasi che lascerebbe più tempo per un nuovo piano industriale della banca. Sarà quindi avviata la conversione forzata delle obbligazioni ad un prezzo inferiore rispetto a quello previsto in condizioni normali. Sono allo studio possibili meccanismi di indennizzo per i piccoli risparmiatori il cui profilo di rischio non dovesse risultare adeguato.

In particolare potrebbero avere problemi i circa 40 mila clienti che nel 2008 sottoscrissero il bond subordinato Tier 2, emesso per comprare Antonveneta. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, comunque assicura che gli impatti per i risparmiatori saranno “minimi o inesistenti”.

Le banche più a rischio

Le risorse stanziate dal governo saranno destinate non solo a Mps ma anche ad altri istituti in difficoltà come Veneto Banca, Popolare di Vicenza e Carige: serviranno per finanziare il fondo per le ricapitalizzazioni precauzionali e aumentare la quota delle garanzie pubbliche sulle emissioni di liquidità. Non è ancora possibile determinare quanto dei 20 miliardi sarà utilizzato per salvare il Monte dei Paschi.