Le uscite legate alle spese nel bilancio familiare sono sempre di più e, quotidianamente, a fronte di sempre più esigenze, non fanno che aumentare. L'arrivo di un nuovo figlio inoltre spesso comporta l'inevitabile rivalutazione di tutti i costi di gestione della casa e, purtroppo, oggi sono sempre di più le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Per queste però quest'anno l'Irpef (l'imposta sul reddito delle persone fisiche) potrebbe essere meno gravosa, di conseguenza, pesare in misura minore sull'economia domestica.

L'agenzia delle Entrate ha infatti ampliato le voci detraibili Irpef

Le spese legate all'istruzione, ma anche quelle relative alle gite scolastiche, i corsi di lingue e/o di teatro (e in generale tutti i costi sostenuti per i percorsi formativi promossi dalle scuole stesse) quest'anno possono essere aggiunte dai genitori alle voci detraibili Irpef. A questi inoltre vanno aggiunti tutti i costi sostenuti dalle famiglie per la mensa e i servizi pre e post scuola che - come molti già sanno - sono detraibili già dall'anno scorso.

Dall'asilo al liceo, sono deducibili al 19% tutte le voci relativi agli oneri sostenuti per l'iscrizione del figlio a scuola (sia pubblica che privata) e in generale tutte quelle legate alle frequenza (come per esempio il contributo versato per l'assicurazione scolastica).

Sono detraibili anche le spese per la mensa (sia essa gestita dal Comune o meno) e, per tutti coloro che ne hanno bisogno, è possibile anche inserire tra le voci Irpef detraibili l'assistenza al pasto.

Una delle più importanti novità di quest'anno è inoltre l'introduzione delle gite scolastiche tra le nuove voci di spesa insieme ai corsi finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa.

Questi ultimi in particolare possono essere di varia natura, posono essere per esempio dei corsi di lingua, ma anche dei corsi di teatro e recitazione, questo di fatto non comprometterà niente, ciò che conta è che essi rientrino di fatto nell'offerta formativa degli istituti.

Quello però che bisogna ricordare è che, dato che per queste spese è previsto un tetto massimo di 564 euro (per ogni figlio ovviamente), la detrazione di cui le famiglie potranno usufruire sarà pari a 107 euro, che potrà essere divisa dai genitori a loro piacimento.

Dunque anche se - per esempio - i figli sono a carico a 50% le norme consentono ai genitori di dividere la detrazione come più ritengono opportuno.

Ovviamente affinche tutte queste agevolazioni vengano riconosciute, sarà necessario mostrare la ricevuta che ne attesti il pagamento, anche se questo è stato fatto in contanti.