Mentre c’è chi difende il Fiscal Compact (leggere il commento del sottosegretario Benedetto Della Vedova), c’è invece chi se ne pente. Uno di questi ultimi è Graziano Delrio, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. In un’intervista per il quotidiano La Stampa, il politico commenta la proposta sul Fiscal Compact anticipata dall’ex premier Matteo Renzi nel libro “Avanti”. Secondo Delrio, un’ulteriore sconto sul deficit (al 2,9 per cento in cinque, secondo il piano del segretario del Partito Democratico), sarebbe una giusta ricompensa per tutto quello che l’Italia ha dato all’Europa.

“Francia e Spagna superavano il 3 per cento nel rapporto deficit/Prodotto Interno Lordo - spiega Delrio -. Noi invece in quel momento abbiamo chiesto flessibilità ma eravamo rimasti dentro delle norme”.

Delrio ricorda che con quanto si è recuperato, si sono riuscite a fare riforme strutturali e molti investimenti sulla scuola e la ricerca, oltre agli incentivi per il sostegno di imprese, famiglie e pensionati. “Penso che firmare il Fiscal compact, così come approvare il pareggio di bilancio è stato un grave errore – ha detto Delrio -. Molto probabilmente in quel momento non c’erano altre alternative, ma questo non può togliere l’idea che le condizioni ora devono essere ripensate”.