Benedetto Della Vedova, sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri, ha sempre creduto nel Fiscal Compact e non smette di farlo. In un intervento alla tavola rotonda di Incontri Riformisti, ha difeso la proposta fiscale del governo dicendo che lo aveva votato, per cui “la rivendico e la voterei di nuovo”. Il senatore dice che si potrebbe aprire un dibattito su come modificale il programma fiscale, ma non metterlo in discussione. “Beppe Grillo dice che il Fiscal Compact fu una truffa dal punto di vista economico, morale e semantico. Bene, posso solo rispondere che in quel momento quella proposta fiscale era l’unica cosa giusta da fare per l’interesse di tutti gli italiani”, ha detto Della Vedova.

Secondo il senatore, il Fiscal Compact non ha provocato perdite economiche al Paese. Anzi, ha evitato l’imposizione di misure draconiane, aiutando a riportare in pareggio il drammatico bilancio economico che aveva in mano l’Italia. La maggioranza che ha il governo del Partito Democratico, ad ogni fiducia in Parlamento, è la prova del successo di questa strategia. Della Vedova pensa che anche il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, dovrebbe ringraziare questo Fiscal Compact tanto criticato. Perché anche lui, alla guida dell’ente economico dell’Europa, ha avuto i suoi vantaggi. Senza la proposta fiscale, Draghi non avrebbe potuto mettere in atto il 'wathever it takes'. Tuttavia, il linguaggio elettorale parla un altro codice. E sono in pochi gli elettori che condividono questo pensiero.