Approvato all'unanimità il Fondo che prevede lo stanziamento di venti milioni di euro all'anno per i prossimi tre anni, a favore di coloro che prestano assistenza domiciliare a un familiare che a causa di disabilità, invalidità o malattia non può più essere considerato autosufficiente. Il sostegno potrà essere richiesto per il coniuge, il convivente, un familiare o affine entro il secondo grado.

Assistenza familiare: arriva la legge

La promotrice dell'emendamento Laura Bignami del Movimento X si dice abbastanza soddisfatta per il risultato raggiunto, che pone finalmente questa importante figura in una nuova prospettiva.

Da anni infatti veniva richiesto a più riprese il riconoscimento giuridico dei caregiver familiari, che svolgono un ruolo fondamentale e sussidiario a quello erogato dallo Stato in materia di assistenza sanitaria.

La senatrice si dice anche soddisfatta del fatto che questo emendamento abbia raccolto il consenso di tutto il Senato, con la firma di tutti i capigruppo e l'approvazione all'unanimità. "Questo rappresenta un primo importante passo per il riconoscimento dell'enorme importanza che i caregiver familiari hanno per lo Stato" ha affermato la senatrice Bignami.

Anche il senatore Maurizio Sacconi, Presidente della Commissione Lavoro e secondo firmatario dell'emendamento si è detto molto soddisfatto, ribadendo che si tratta solo di una prima tessera di un puzzle che dovrà vedere ancora tutti impegnati perché coloro che assistono ogni giorno in casa un familiare gravemente disabile abbiano finalmente una risposta alla domanda di tutela che da molti anni chiedono a gran voce.

Diritti per i caregiver familiari

Tempi, modalità di somministrazione e requisiti devono ancora essere definiti, anche perché, ribadisce ancora la senatrice Bignami, non sarebbe equo dividere i venti milioni di euro annui tra tutti coloro che assistono una persona che rientra nella legge 104/1992 o che percepisce indennità di accompagnamento.

Ogni singolo caso dovrà essere attentamente valutato di volta in volta e i benefici previsti dalla nuova legge per i caregiver familiari, tra cui diritto all'assistenza psicologica, contributi figurativi e anticipo dell'età pensionabile potrebbero richiedere requisiti diversi tra loro anche in funzione della gravità della malattia, e prevedere quindi un diverso trattamento tra i vari caregiver familiari.

Anche la presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie disabili Maria Simona Bellini si dichiara favorevole ad un intervento mirato, auspicandosi che dopo un primo step che ha portato al riconoscimento dell'importanza fondamentale che questa figura svolge all'interno del nostro Paese è importante che le risorse che sono state destinate all'intervento, esigue se rapportate agli oltre tre milioni di disabili, servano per dare effettivo sostegno alle situazioni più gravose.