Bonus bebè confermato, ma dal 2019 le somme subiranno un drastico dimezzamento, passando dagli 80 euro attuali ai 40 mensili il prossimo anno, spettanti solamente per il primo anno di vita, dunque non per i tre successivi alla nascita. Chiaramente molti storceranno il naso alla notizia, ma pare essere necessario il taglio se si vuole far diventare strutturale l'aiuto alle famiglie. La Commissione di Bilancio del Senato avrà dunque modo di prendere in esame il contenuto della manovra alla Legge di Bilancio 2018.

L'ISTAT e il dato sulle nascite prima del taglio al bonus bebè

Bonus bebè e relative modifiche che arrivano all'orecchio degli italiani proprio nei giorni successivi alla rivelazione del calo delle nascite in Italia confermata dall'ISTAT.

Prima di precisare nel dettaglio la novità, c'è da sottolineare come la proposta delle innovazioni al Bonus bebè presentata alla Commissione Bilancio del Senato arriva quasi in concomitanza con i dati forniti dall'ISTAT e commentati dalla stampa, che hanno rivelato come nel nostro Belpaese non si ha voglia di far figli, con le nascite in calo di migliaia di unità (più di 100 mila) dal 2008 al 2016.

E' proprio per tale motivo che si pensava di dare un maggiore sostegno alle famiglie, sulle quali gravano tantissime spese dovute al mantenimento e alla crescita dei propri piccole, ma le modifiche al Bonus bebè non andranno chiaramente a migliorare la situazione nel 2019.

Bonus bebè dimezzato con la Legge di Bilancio 2018

Venendo al dunque, il testo presentato nella Legge di Stabilità 2018 punta a stabilizzare il Bonus bebè (quindi renderlo parte strutturante) ai danni della somma erogata che, nel 2018 sarà ancora di 80 euro, ma dal 2019 e anno successivo verrà portata sulla modica cifra di 40 euro mensili.

Calcolatrice alla mano, il resoconto dice che nelle casse dei genitori entrerà ancora meno moneta, visto che dai 960 euro annui attuali si passerà ai 480 euro solo ed esclusivamente per il primo anno di vita del figlio, che dunque abbassano ancora di più l'asticella degli aiuti dati alle famiglie dallo Stato.

Potrà richiedere l'aiuto solo chi avrà l'Isee sotto i 25 mila euro, nonostante pare che tale limite possa essere leggermente variato dopo i primi mesi di prova, visto che è prevista la possibilità di un'eventuale modifica da parte del Ministero dell’Economia.

Ultima analisi quella che riguarda un'indennità doppia solo se l'ISEE della famiglia richiedente è pari o inferiore ai 7 mila euro.

Notizie che dunque non verranno accolte con gioia da chi sul bonus faceva affidamento per risollevare la propria situazione economica familiare, che a partire dal 2019 vedrà l'importo dimezzato per quel che riguarda gli introiti derivanti dall'assegno di natalità, per il quali saranno finanziati più di 700 milioni di euro fino al 2020.