Il modello 730 per l’anno 2018 che serve per dichiarare i redditi dell’anno fiscale 2017 è già pronto. Si sta per entrare nella campagna redditi 2018 e l’Agenzia delle Entrate ha già provveduto a predisporre il modello 730. Con il provvedimento 10793 del 2018, il direttore dell’Agenzia ha approvato il nuovo modello con tutte le sue relative istruzioni per la compilazione. La prima novità molto importante è la scadenza che rispetto agli altri anni viene prorogata in origine, cioè senza bisogno di proroghe a campagna in corso. Ma vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è di nuovo, a partire dagli oneri deducibili che ogni contribuente può scaricare per pagare meno tasse.

Anno d’imposta 2017

Come dicevamo i redditi da dichiarare sono quelli del 2017 e con il modello 730, sia che si presenti tramite Caf, commercialisti o direttamente al datore di lavoro, oppure utilizzando il proprio cassetto fiscale con Pin e password, si avrà tempo fino al 23 luglio prossimo. Tra le novità relative a cosa un contribuente può dedurre o detrarre dall’Irpef dovuta rientrano le nuove norme sugli affitti brevi. Dal 1° giugno 2017 per soggetti che concedono immobili in fitto per periodi fino a 30 giorni, nasce la possibilità di assoggettare a cedolare secca questi contratti. Viene corretto il quadro B ma anche il rigo F8 e sparisce l’obbligo di riportare nel modello gli estremi di registrazione del contratto.

Per questi contratti il redito va inserito dall’inquilino o dal comodatario con l’unico obbligo del proprietario di inserire la rendita catastale. Cambia anche la tassazione per i premi di risultato o meglio, si alzano i limiti massimi. La tassazione agevolata può essere sfruttata per premi fino a 3.000 euro, 1.000 euro in più di quanto era permesso nella scorsa stagione reddituale.

Spese detraibili

Sale a 717 euro il limite massimo di spese d’istruzione detraibili al 19%. Si tratta di quelle sostenute per la frequenza delle scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e delle scuole secondarie di secondo grado. Per detrarre i canoni di affitto sostenuti per studenti universitari i 100 km di distanza si intendono rispettati anche se l’Ateneo è situato geograficamente nella stessa Provincia del comune di residenza dello studente.

La distanza scende a 50 km per soggetti che risiedono nelle aree svantaggiate del paese o nelle zone montane. Vengono rese esenti da imposta le borse di studio erogate tramite il fondo dell’ex Articolo 34. Sempre per i figli ancora fruibile la detrazione per le attività sportive in palestre, centri e presso Associazioni che rilasciano regolare ricevuta.

Spese mediche

Qualcosa cambia anche in tema di spese sanitarie, probabilmente la voce più importante tra gli oneri detraibili che annualmente i contribuenti scaricano dall’Irpef. La detrazione fiscale per queste spese viene estesa anche per gli acquisti di alimenti con scopi medici speciali. Tra questi però non sarà possibile detrarre le spese per gli alimenti dei neonati e dei bambini della prima infanzia.

Restano perfettamente detraibili le spese per prestazioni specialistiche, esami ambulatoriali o di laboratorio, acquisti dei farmaci presso le farmacie o esercizi convenzionati e tutte quelle sostenute per l’acquisto di apparecchiature mediche, dalla macchina per aerosol agli autoveicoli per invalidi. Dentro anche le spese sostenute per cure termali, case di cura, centri riabilitativi e così via. Nel campo dei soggetti non autosufficienti come gli anziani, possibile detrarre le spese per le badanti, nello specifico quelle per i contributi versati per i loro servizi. Restano vigenti le detrazioni per mutui, il bonus mobili, le spese di ristrutturazione, l’eco bonus e le spese funebri.