Il 70,8% delle Pensioni mensili private INPS sono inferiori a 1000 euro, tuttavia solo il 44,3% rappresenta la quota di soggetti titolari di bassi redditi quali:” integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile”.

I dati rilevati dal 1°gennaio 2018

Questi i dati salienti dall’Osservatorio dell’Inps relativo alle pensioni erogate nel settore privato (vecchiaia, invalidità e superstiti) al 1 gennaio 2018:

  • Le pensioni erogate rispetto all’inizio del 2017 sono diminuite: 143.000 in meno, portando a 17,88 milioni il totale delle erogazioni del settore privato;
  • Il valore complessivo della spesa annua – 13 mensilità di importo unitario pari a gennaio – è aumentato dell’1,57% rispetto al 2017, 200,5 miliardi fra pensioni di natura previdenziale (13,97 milioni) e prestazioni assistenziali (3,9 milioni).
  • 12,88 milioni sui totali 17,88 milioni, il 70,8%, sono inferiori a 1.000 euro, tuttavia il dato non riguarda il totale trattamento in capo al singolo pensionato che può al contrario godere di più trattamenti. Di questi 70,8%, l’ 86,6% sono gli assegni pagati alle donne, facendo esclusione di quelli pagati per il settore pubblico e per lo spettacolo.
  • L’età media di uscita dal rapporto di lavoro nell’arco del 2017 è stata di 63,5 anni; 25,3% sul totale sono i prepensionamenti di uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi, le donne 41 anni e 10 mesi, vale a dire che i prepensionamenti rispetto l’età prevista per il 2017 sono stati più della metà.

La distribuzione territoriale delle pensioni

“Al 1 gennaio 2018”, scrive l’ Osseratorio INPS, “il 48% delle pensioni viene percepito da pensionati residenti al Nord” cui è destinato il 55,1% delle somme stanziate ad inizio anno; al 19,7% percepito al Centro sono destinate il 19,7% delle medesime, mentre il 30,6% Sud e isole ha avuto il 24,6%.

Il restante 2,2% rappresentante i residenti all’ estero ha avuto lo 0,6%.

La distribuzione degli importi per età media dei pensionati

L’età media dei pensionati al 1 gennaio 2018 è di 73,9 anni e il 62,2% percepiscono un importo minore di 750 euro, dato tuttavia che va riconsiderato in virtù del fatto che molti pensionati sono titolari di più pensioni o comunque percepiscono redditi aggiuntivi in quanto solo il 44,3% gode di benefici derivanti da redditi bassi quali:” integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile”.