Davide e Golia hanno fatto pace in nome del reciproco vantaggio. Anche se nessuno avrebbe mai potuto neanche immaginarlo, venerdì 30 marzo 2018 è stato ufficializzato un accordo strategico tra il Golia Sky e il Davide Mediaset, nello specifico Mediaset Premium. Perché questi, sono di fatto, i rapporti di forza. Ma cosa ha spinto i due rivali di sempre dell'etere a giungere a più miti consigli? Vediamo di capire cosa c'è effettivamente dietro il recente accordo appena sottoscritto dalle parti e quali conseguenze avrà sul mercato televisivo italiano.

Ma anche, più direttamente, sui clienti delle due aziende.

Cosa prevede l'intesa raggiunta

La quadratura del cerchio è stata trovata sulla base di un effettivo scambio di canali. Entro tre mesi, in pratica dalla prossima estate, tutti gli abbonati di Sky avranno la possibilità di poter vedere anche nove canali a pagamento di Mediaset premium. I nove canali di mediaste premium saranno quelli dedicati alle serie tv e al cinema. Nel contempo, Sky potrà entrare, finalmente, nel mercato del digitale terrestre. Infatti, Mediaset consentirà all' ex rivale di utilizzare delle frequenze radio messe a disposizione dell'accordo da una sua controllata, cioè El Towers. A questo scopo precipuo Sky creerà una offerta dedicata che, oltre a includere i nove canali Mediaset premium dovrebbe includere alcuni canali di Sky e di Fox e anche di alcuni eventi sportivi che, attualmente, sono un'esclusiva Sky.

L'accordo permette, poi, di ampliare l'offerta di contenuti televisivi delle due società e, quindi, impedire un'emorragia di clienti da Mediaset verso Sky. Inoltre, le reti ammiraglie di Mediaset, cioè Canale 5, Italia 1 e Rete 4, potranno essere visibili anche su satellite. Che l'accordo sia una buona cosa lo testimonia anche l'andamento del Titolo Mediaset sulla Borsa di Milano.

Infatti, in apertura, oggi 3 aprile 2018, guadagnava quasi il 7,60%.

I motivi dell'accordo

Dal punto di vista di Mediaset, l'accordo raggiunto con Sky rappresenta un argine contro possibili scalate o riduzioni di quote di mercato importanti a favore di concorrenti stranieri. E il pensiero corre, immediatamente, al Patron di Vivendi ma anche Telecom Italia, Vincent Bollorè che, nel recente passato, aveva cercato di acquisire tutta la library di Mediaset in maniera molto spregiudicata e aggressiva.

Da parte sua, Sky, dopo il recente accordo che ha portato nella sua orbita Netflix con quest'ultima intesa completa l'offerta. Ma, tornando a Mediaset l'accordo con Sky le permette di uscire dall'isolamento in cui le ultime vicende, anche legate ai diritti del calcio, l'avevano relegata e di concentrarsi sul proprio core - business, la tv generalista in chiaro. Non per niente, proprio oggi debutta un nuovo canale Mediaset, il 20 che, da quanto è dato sapere, ha come target principale i giovani, principalmente di genere maschile. D'altra parte anche Sky ha i suoi vantaggi. Infatti, con queste alleanze può contrastare più agevolmente il predominio di MediaPro che, recentemente, ha vinto la gara per i diritti della Champions.

Infatti, l'accordo con Mediaset consente a Sky di non perdere le partite della Serie A del Calcio italiano.

Ma un altro problema che Sky deve affrontare è l'eccessiva concentrazione di mezzi di informazione nelle mani di un unico soggetto. Ecco perché è stata accolta come una buona notizia l'offerta da parte della Disney di acquisire Sky news. Se l'Antitrust inglese desse il suo benestare, questo permetterebbe a Ruperth Murdoch di acquisire l'intero pacchetto azionario della restante Sky con indubbi vantaggi anche per la pay tv italiana che si ritroverebbe all'interno di un gruppo internazionale in un momento di grandi cambiamenti.