L'idea di una patrimoniale per aggiustare i conti pubblici è un tema spinoso, benché ricorrente nel dibattito pubblico italiano. Il nostro Paese è infatti uno di quelli che negli ultimi dieci anni ha subito gli effetti peggiori della crisi economica, con un aumento della povertà e dei disagi a carico delle persone più deboli ed esposte (giovani, lavoratori, anziani). D'altra parte, nello stesso periodo si è registrata una crescente concentrazione di ricchezza, che ha di fatto incrementato il patrimonio dei ricchi. È quanto rileva l'OCSE all'interno di un nuovo dossier intitolato "Il ruolo e l'impatto delle tasse sulla ricchezza".

Nel proprio studio, l'organismo internazionale ha esaminato il possibile effetto di un'imposta patrimoniale all'interno dei diversi Paesi membri, per cercare di evidenziare tutti i vantaggi e gli svantaggi nell'applicazione di una simile imposta.

Quale potrebbe essere l'impatto di una nuova patrimoniale in Italia?

Sulla base degli ultimi studi elaborati dall'Ocse, i risultati della ricerca mostrano che la necessità di una nuova imposta patrimoniale risulta quasi irrilevante dove vengono già utilizzate in modo ampio tasse su redditi, capitali personali e plusvalenze, oltre a dove le imposte di successione sono ben organizzate. Il riferimento all'Italia, soprattutto per quest'ultimo punto, è quindi evidente.

Anche perché la strategia è indicata dall'Ocse come uno strumento che potrebbe riequilibrare velocemente la situazione ed aiutare il Paese a ritrovare i livelli di distribuzione della ricchezza antecedenti alla crisi.

I dati sui cambiamenti dei livelli di ricchezza nei diversi Paesi

Oltre all'Italia, tra le nazioni nelle quali la crisi economia ha creato una maggiore concentrazione di ricchezza troviamo Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno unito, mentre la disparità di ricchezza nella parte inferiore è aumentata ovunque tranne che nel Regno Unito.

Resta però il fatto che secondo l'OCSE la sola presenza di elevate disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza tra la popolazione potrebbe giustificare l'adozione di un'imposta patrimoniale netta, soprattutto dopo i trend che si sono registrati con l'ultima crisi economica.

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