Nella giornata di ieri abbiamo approfondito il fenomeno crescente dei pensionati che decidono di trasferirsi per andare a godersi il proprio assegno all'estero. Ma cosa bisogna sapere in merito alla vicenda prima di prendere la decisione di effettuare il grande salto? Vi sono infatti alcuni importanti dettagli da valutare, a partire dalla scelta del luogo di destinazione per proseguire con le informazioni da conoscere sugli accertamenti eseguiti dall'Inps e dalle istituzioni competenti per verificare l'esistenza in vita del pensionato.

I criteri seguiti dai pensionati expats per scegliere il luogo dove trasferirsi

Per quanto concerne la scelta del luogo di destinazione, molto dipenderà dal reddito pensionistico di cui si potrà beneficiare. Le migrazioni degli ultimi anni sono infatti caratterizzate dalla ricerca di un compromesso tra costi, imposte e qualità della vita. È così che si è registrato un grande sviluppo dei Paesi mediterranei, a partire dal Portogallo (che consente la detassazione totale per 10 anni dell'assegno erogato dall'Inps). La Tunisia, il Marocco ed il Sud della Spagna restano altre mete molto gettonate per il basso costo della vita e lo stile di vita mediterraneo, mentre per chi vuole restare in territorio spagnolo estraneandosi dalla penisola iberica c'è l'opzione delle isole Canarie.

Vi sono altri Paesi che figurano in cima alla lista dei luoghi scelti dagli emigrati, ma che vedono trasferimenti dovuti a motivi prettamente lavorativi. È il caso di luoghi come la Germania o il Canada, dove l'expats ha evidentemente deciso di rimanere al termine della propria carriera lavorativa.

Gli accertamenti compiuti dall'INPS per comprovare l'esistenza in vita

Un altro punto da tenere in considerazione riguarda i futuri controlli sulla residenza e gli accertamenti compiuti dall'Inps per verificare l'esistenza in vita del pensionato. Nel primo caso si tratta di contrastare il fenomeno delle cosiddette false residenze estere.

Il pensionato che decide di effettuare il grande passo deve infatti avere realmente spostato il centro dei propri interessi, stante che il semplice cambio di residenza da solo potrebbe essere insufficiente a dimostrare la bontà del trasferimento. La questione dell'esistenza in vita riguarda invece le verifiche compiute dall'istituto per controllare che ad incassare l'assegno non sia una persona senza diritto, ma il soggetto effettivamente beneficiario. Per fornire questa prova ci sono diverse modalità, tra cui quella cartacea o tramite un apposito portale web predisposto da Citibanck. In alternativa è possibile procedere alla riscossione di almeno una mensilità attraverso gli sportelli della Western Union, che provvederanno a verificare l'identità del pensionato.

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