A partire dal prossimo primo luglio 2018 si allentano i requisiti necessari per ottenere il reddito d'inclusione, venendo meno i cosiddetti vincoli familiari che in precedenza rendevano più difficile ottenere il via libera al sostegno economico. Con la Manovra 2018 approvata dal Parlamento lo scorso dicembre sono stati infatti abrogati i cosiddetti requisiti familiari, restando in vigore semplicemente quelli di natura economica, oltre che di residenza. A questo importante cambiamento si aggiunge anche una ulteriore agevolazione, ovvero il pagamento del beneficio in un'unica soluzione qualora l'importo mensile della prestazione non superi le 20 euro.

In tale evenienza, sarà quindi possibile ricevere una cifra anticipata corrispondente all'importo del reddito di inclusione moltiplicato per il numero di mensilità della durata prevista del beneficio.

I requisiti da rispettare per ottenere il reddito d'inclusione

Ricordiamo ai lettori che trai i requisiti da possedere al fine di ottenere il via libera alla domanda occorre comunque dimostrare un reddito ISEE inferiore alle 6mila euro ed un patrimonio immobiliare inferiore ai 20mila euro (esclusa la prima casa, che non rientra nel conteggio). In caso di richiedente extracomunitario, serve inoltre risultare in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Per tutti risulta inoltre obbligatorio impegnarsi nella ricerca attiva di una nuova posizione lavorativa o nella frequentazione di corsi di aggiornamento finalizzati al reinserimento.

REI: oltre allo sblocco dei parametri, cresce anche l'importo

Un ulteriore cambiamento riguarda infine la cifra che verrà corrisposta agli aventi diritto, che verrà incrementata di circa il 10% rispetto a quanto non avveniva lo scorso anno. I nuovi importi prevedono il pagamento di massimo 187,5 euro mensili per un singolo beneficiario, ma la cifra sale ad un tetto di 294,38 euro in caso di due beneficiari, ad un massimo 382,50 euro per nuclei composti da 3 persone, ad un massimo di 461,25 euro per 4 componenti, a 534,37 euro per 5 persone ed a 539,82 euro per 6 o più persone.

Se è vero che la misura è partita in sordina, al momento si assiste ad un vero e proprio boom delle domande di assistenza. Ovviamente sono attesi numeri più elevati rispetto allo scorso anno per via dello sblocco dei requisiti e delle regole meno penalizzanti per l'accesso. D'altra parte, la misura è stata pensata per contrastare l'aumento della povertà e per facilitare l'inserimento sociale e lavorativo delle famiglie in difficoltà.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.