Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 12 aprile 2018 vedono proseguire il dibattito politico tra M5S e Lega sulla formazione del prossimo Governo e sull'abolizione della legge Fornero. Nel frattempo dal PD arriva una nuova proposta in merito ai vitalizi, attraverso un possibile "Richetti Bis". In merito alle misure di welfare si registra il successo del reddito di inclusione, che a partire dal prossimo 1 luglio 2018 vedrà ampliare la platea di riferimento grazie all'apertura dei requisiti. Infine, riportiamo le ultime proiezioni dell'Istat, secondo la quale oltre un milione di famiglie in Italia vivono senza redditi da lavoro o da pensione.

Scopriamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di aggiornamento.

Riforma pensioni: M5S e LEGA cercano la quadra sulla legge Fornero

Nella giornata di ieri Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno avuto un nuovo confronto telefonico dal quale emerge la ricerca di una quadra per il raggiungimento di un accordo di Governo. Il segnale registrato rappresenta quindi un passo in avanti anche per le promesse elettorali dei due partiti in merito alla riforma previdenziale. Negli scorsi giorni Di Maio è tornato a parlare del tema durante un su passaggio su Rai 1, rilanciando a Salvini il tema della modifica alla legge Fornero come occasione per la creazione di un Governo unitario.

D'altra parte, il tema è stato al centro della campagna elettorale leghista.

Vitalizi: contro la proposta del M5S il PD rilancia la legge Richetti

Mentre procede l'Iter parlamentare avviato dal Movimento 5 Stelle per l'intervento correttivo dei vitalizi, il PD sembra voler provare a dare nuovamente seguito alla legge Richetti.

Si tratta, nella pratica, di una proposta "bis", estendendo il ricalcolo con il metodo contributivo a tutti i parlamentari di Camera e Senato che hanno ricevuto l'emolumento prima del 2012 (anno dal quale il meccanismo viene comunque applicato in entrambe le Camere). "È una legge che ha già passato in maniera positiva il vaglio della Camera nella scorsa legislatura, che riproponiamo perché c'è un fronte ampio del Pd che ritiene che questa sia una modalità non populista, non di pancia ma razionale, per dare più autorevolezza alla politica" ha evidenziato il Deputato democratico Roger De Menech, spiegando che la questione non rappresenta "una battaglia esclusiva, come vorrebbero far intendere i cinquestelle.

Ovviamente a me va bene anche la delibera dei questori per il momento" ha quindi concluso l'esponente Dem, precisando la propria posizione al riguardo.

Reddito di inclusione: da luglio 2018 lo sblocco dei requisiti

Il reddito di cittadinanza non è ancora decollato, ma a partire dal prossimo primo luglio 2018 sarà più semplice ottenere il nuovo reddito di inclusione (REI). Con la legge di bilancio 2018 è stata prevista infatti l'abrogazione dei requisiti familiari, mentre sono rimasti in essere i vincoli di stampo economico. Tra questi, ricordiamo la disponibilità di un reddito ISEE non superiore alle 6mila euro ed un patrimonio immobiliare sotto ai 20mila euro (con l'esclusione della prima casa).

Crescono anche gli importi degli assegni mensili, incrementati di circa il 10%, con cifre che variano da un massimo di 187,5 € per il singolo a 539,82 € per 5 o più persone. Viste le modalità di accesso semplificate rispetto al passato, si sta registrando una crescita sostenuta delle domande.

L'allarme ISTAT: oltre un milione di famiglie senza redditi da lavoro e pensione

Continua a restare superiore al milione di unità il numero di famiglie che non presenta redditi da lavoro o da pensione, sebbene i dati risultino in leggero miglioramento rispetto all'anno precedente. In particolare, la quota dei nuclei familiari in tale condizione ammontava nel corso del 2017 a un milione e 70mila unità (con una diminuzione dell'1,4% nei confronti della medesima rilevazione tenutasi nel 2016).

In altre 545mila famiglie si rileva che la donna è l'unica occupata, mentre l'uomo risulta disoccupato o inattivo (cioè senza assegno pensionistico e senza prospettive di carriera). I dati sono particolarmente rilevanti anche dal punto di vista previdenziale, visto che la mancata attività lavorativa comporta un buco contributivo che avrà un'inevitabile impatto sui futuri assegni al momento del pensionamento.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.