Ritorna il problema tutto italiano della burocrazia. La Pubblica Amministrazione italiana dimostra di avere un deficit nella gestione dei tempi di pagamento nei confronti delle imprese fornitrici. La normativa parla chiaro. Ma la lentezza e i ritardi degli enti pubblici si presentano ogni anno. È la Cgia di Mestre a comunicare che in Italia nel 2018 il ritardo nei pagamenti è salito a 104 giorni, mentre nel 2017 il compenso veniva corrisposto dopo 95 giorni dall'emissione della fattura elettronica.

Ma a quanto ammonta il "debito" degli enti pubblici verso i privati?

La pubblica amministrazione è debitrice nei confronti delle imprese fornitrici di circa 30 miliardi. Essa si rivela la più lenta in Europa nel saldare i suoi debiti commerciali. Come ci informa La Stampa, nel 2018 l'Italia rispetto alla media europea ha un ritardo dei suoi pagamenti di ben 63 giorni. Nel 2018 la media europea è di 42 giorni, meno 1 rispetto al 2017, 41 giorni.

Pagamenti in ritardo e la normativa

In base alla Legge di Bilancio 2018 è previsto un aumento dei controlli sui pagamenti della pubblica amministrazione. La legge prevede un nuovo scaglione di 5.000 euro accanto a quello di 10.000 euro, sopra il quale avviene il controllo. Come previsto dal D. lgs. n.192/2012, che recepisce la direttiva dell'Unione Europea 2011/7/EU, i pagamenti vanno saldati entro 30 giorni, prorogabili in 60 nel caso di forniture sanitarie, pena la sanzione di mora, con l'esecuzione di azioni giudiziali e il riconoscimento di interessi dovuti al ritardo.

La scadenza del pagamento dovuto è indicata sulla ricevuta di consegna rilasciata da un sistema di interscambio e inviata via telematica agli uffici pubblici.

Gli effetti

Se gli enti pubblici non pagano la fattura entro 30 giorni, o entro i 60 nei casi specifici, il fornitore può fare ricorso ad un decreto ingiuntivo, da richiedere per via giudiziale e fare istanza per ottenere gli interessi di mora sulle fatture non pagate.

Con il decreto ingiuntivo un'impresa può fare ricorso ad un procedimento giudiziario, cioè ricorrere ad un Giudice del Tribunale competente per la tipologia del debito e fare emanare dal medesimo un provvedimento contenente un ordine di immediato pagamento delle somme dovute, dimostrate attraverso documentazione idonea (es. fatture elettroniche). Il ritardo dei pagamenti può essere causa di riduzione di investimenti e licenziamenti da parte delle imprese.