Ormai da circa sette anni le Pensioni sono un cruccio per molti italiani. Dopo l'approvazione della legge Fornero diversi italiani di mezza età si sono trovati impossibilitati a lavorare, senza reddito e soprattutto senza pensione fino spesso ai 67 anni d'età (i cosiddetti esodati). Matteo Salvini da sempre ha dichiarato di voler cancellare la legge del Governo Monti e ora sembra ci sia riuscito. La nuova riforma delle pensioni è stata deliberata: quota 100, con uscita dal lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi.

Pensioni, al via la quota 100 a partire da febbraio 2019

La riforma fortemente voluta dalla Lega è arrivata a destinazione e inizia a smantellare la Legge Fornero. A febbraio 2019 arriverà il debutto della quota 100. Il Governo gialloverde è stato chiarissimo sulle modalità pensionistiche: non saranno messe condizioni ulteriori alla quota 100 e non ci saranno penalizzazioni sugli assegni previdenziali. Questo è il primo passo importante verso una più profonda rivisitazione del sistema pensioni. Il prossimo passo dovrebbe essere la quota 41, ovvero l'uscita dal mondo del lavoro con un minimo di 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Nel 2019 sarà possibile scegliere tra quattro finestre di uscita dal lavoro.

I vantaggi maggiori sono riservati a chi ha cominciato a lavorare tra i 22 e i 26 anni. Proprio questa fascia d'età infatti sarà quella che ne trarrà più benefici da questa nuova riforma. Nei prossimi giorni è attesa la legge di bilancio, dove appunto saranno introdotte ufficialmente tutte le manovre economiche volute dall'esecutivo gialloverde e saranno chiari i dettagli di ciascun provvedimento.

Il tutto, dopo aver passato l'esame della Camera dei Deputati e del Senato, approderà a Bruxelles, dove l'Unione Europea dovrà dare il suo bollino verde anche se, quasi sicuramente, già si prospetta uno scontro.

Salvini soddisfatto della manovra

"Sono stanco ma soddisfatto", ha annunciato Salvini durante la conferenza stampa che ha seguito l'approvazione della manovra economica.

Il Vicepremier si dice contento di smontare "mattone per mattone" la Legge Fornero e assicura la partenza di quota 100 dal 2019. Nell'ultimo Consiglio dei Ministri si è discusso anche del taglio alle pensioni d'oro che produrrà un risparmio di circa 1 miliardo. Di Maio ha annunciato che i soldi risparmiati andranno a finanziare l'aumento a 780 euro delle pensioni minime.