Intervistato da Radio Radicale, l'economista Carlo Cottarelli ha espresso il suo parere sui contenuti previsti nella legge di bilancio sottoscritta dal governo M5S-Lega. Secondo la Commissione Europea, le misure previste nella finanziaria non sarebbero propriamente ottimali, ma alla fine, nella giornata di ieri, l'organismo ha comunque deciso di sospendere la procedura d'infrazione per deficit eccessivo ai danni del nostro Paese.

A proposito della salvaguardia dei nostri conti pubblici, il commissario per la revisione della spesa pubblica sotto il Governo Letta ha dichiarato: "Per quanto riguarda i conti pubblici della nostra economia, si è scampato, ma solo nell'immediato, il pericolo di avere uno spread di nuovo in salita che avrebbe danneggiato ulteriormente l'economia italiana.

La crisi economica è stata evitata per il momento".

Cottarelli: 'Legge di bilancio inefficace'

Infatti, a proposito dei contenuti della manovra finanziaria, l'economista ha aggiunto: "Per quanto concerne la legge di bilancio nel suo complesso non serve né a mettere a posto i conti pubblici né alla crescita. Non serve ai conti pubblici perché più o meno si mantiene il livello di deficit degli anni scorsi e il livello di avanzo primario degli anni scorsi. Le misure contenute nella legge di bilancio sono volte a risolvere alcune delle conseguenze della nostra incapacità di crescita".

'Si agisce solo sui sintomi e non sui problemi'

A proposito del cavallo di battaglia del M5S, l'ospite fisso di 'Che tempo che fa' (in onda su Rai 1) ha detto: "Per esempio il reddito di cittadinanza va a sostenere chi non ha un lavoro.

Speriamo che poi sia usato nel modo più appropriato. Ma non ci sono misure che rafforzino la capacità dell'economia italiana di crescere di più: questa rimane l'unica cosa fondamentale che serve per poter creare posti di lavoro, per avere più entrate nelle casse dello Stato che consentano di pagare pure le pensioni. Qui si agisce solo sui sintomi e non sui problemi".

'Crescita all'1,5% prevista nel 2019 è del tutto irrealistica'

In conclusione, il direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'Università Cattolica di Milano ha constatato: "La crescita che il Governo aveva fissato come obiettivo per il prossimo anno, l'uno e mezzo per cento è del tutto irrealistica. E' fin troppo ottimistica, io personalmente non ci scommetterei".