Dopo un tira e molla tra governo e Ue sulla manovra economica italiana arriva l'approvazione e il via libera definitivo. Soddisfatto il premier Conte per l'infrazione evitata annunciando che rimangono reddito di cittadinanza e quota 100 come promesso. Vediamo cosa prevede la manovra e le novità in arrivo.

Via libera dall'Unione europea: non pienamente soddisfatta ma infrazione evitata

Soddisfatto il premier Conte e il governo giallo-verde, meno soddisfatti i rappresentanti dell'Ue (Unione europea) come dichiarato da Valdis Dombrovskis, vicepresidente della commissione Ue e responsabile per l'euro, che dopo una trattativa durata diversi giorni e con alcune correzioni chieste, hanno detto sì a questa manovra di bilancio evitando così la tanto temuta infrazione per deficit eccessivo.

Ci saranno aumenti del prelievo fiscale riguardo i giochi, l'imposta sui servizi digitali e l'imposta unica su concorsi a pronostici e sulle scommesse, poi ancora tagli agli investimenti ed aumento delle tasse alle società. Tra gli interventi per contenere la spesa pensionistica ci sarà il contributo di solidarietà dalle pensioni d'oro. I rappresentanti della commissione hanno dichiarato che saranno vigili su ogni mossa da parte del nostro Paese e se qualcosa non andrà fatta come da accordi, a gennaio si ritornerà sulla questione. La manovra prevede un aumento delle entrate di 10,25 miliardi evitando così l'aumento del deficit strutturale fino allo 0,8 per cento e anzi si prevede addirittura l'azzeramento.

Reddito di cittadinanza e quota 100 rimangono ma saranno rinviate

Nella manovra rimangono reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni ma come spiegato da Dombrovskis, subiranno un ritardo venendo rinviate. Il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha ribadito che questo era un ritardo già previsto ed annunciato da prima della manovra e che partiranno nei mesi di febbraio/marzo.

Questo potrà portare ad un aumento delle accise e dell'Iva negli anni 2020 e 2021, come riferito nelle 'clausole di salvaguardia', e se ciò non dovesse avvenire bisognerà comunque trovare un altro modo per finanziare i costi.

Il premier ha riferito a Palazzo Madama riguardo l'accordo concluso a Bruxelles, nelle contestazioni dell'opposizione contraria a questa manovra che lo hanno interrotto più volte, dovendo riprendere poi il discorso. Continui i richiami dal presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati che ha 'minacciato' più volte l'espulsione di alcuni membri.