Il 2019 è appena arrivato ma si prospetta più caro del 2018. Tra gli aumenti previsti ci sono quelli delle bollette, dell'assicurazione auto, dei trasporti, delle multe, della spesa e infine dei carburanti. In totale gli italiani andranno a pagare circa mille euro in più, per nucleo famigliare. A fare la stima dei rincari è stato il Codacons, come riportato dal quotidiano Il Giorno.

Nel 2019 ci saranno aumenti che costeranno fino a mille euro in più a famiglia

Secondo i tecnici del Codacons, tenendo in considerazione il tasso di inflazione al livello attuale ciascuna famiglia si troverà a pagare in media 914 euro in più rispetto all'anno precedente.

Nel somma sono stati considerati i 62 euro di aumenti previsti nel settore energetico, i 185 euro in più per il settore alimentare e circa 210 euro per i beni al dettaglio. Gli aumenti comprenderanno anche il settore trasporti, da quello aereo a quello ferroviario, arrivando a pesare 67 euro in più. L'assicurazione auto è un altro valore che aumenterà, con una media di circa 18 euro per il 2019.

Il carburante anche farà sentire il suo peso e gli esperti del Codacons hanno previsto che gli italiani lo pagheranno circa 149 euro in più quest'anno. Quanto riguarda le tariffe autostradali al momento non ci sono stati aumenti, sono stati rinviati al prossimo anno. Il Codacons, comunque, ha previsto che tra 6 mesi scatteranno i primi rincari facendo pagare le famiglie circa 45 in più.

Anche le multe saranno più salate: previsto un rincaro di circa 6 euro. Da quest'anno, infatti, è scattato l'adeguamento biennale delle tariffe sulle contravvenzioni. Lasciare l'auto in divieto di sosta costerà un euro in più (passando da 41 a 42 euro) mentre usare il telefonino alla guida costerà una sanzione di 165 euro, 4 euro in più rispetto all'anno scorso.

Così anche per la guida in stato d'ebbrezza la multa passerà da 532 a 544 euro, mentre l'eccesso di velocità passerà da 829 a 847 euro.

La maggior parte degli aumenti autostradali sono stati bloccati

Il ministro Toninelli è riuscito a bloccare i rincari autostradali in circa l'85% della rete ma, in futuro, non è detto che i gestori non decidano di recuperare quanto perso da questo stop.

Tra le autostrade rimaste fuori dallo stop al rincaro tariffe ci sono le tangenziali milanesi e la Milano-Serravalle: in questo caso i pedaggi saranno aumentati del 2,64%. Tra le altre ci sono la Strada dei Parchi (con un aumento autorizzato dal ministero al 5,59%), la Bre.Be.Mi, la SITAF, la RAV ma anche la tangenziale di Napoli.