Quando si tratta di Made in Italy conosciuto e rinomato all'estero, c'è poco da sbagliare: l'Italia, non a caso definita il Belpaese, ricopre ancora un ruolo di primissimo spicco sopratutto in fatto di moda, di cibo, e di automobili che fanno sognare.
Ha confermato questo trend anche BrandZ, l'agenzia di marketing che ha stilato, in collaborazione con Wpp e Kantar, la graduatoria dei 30 brand italiani di maggior successo e che ha premiato con la medaglia d'oro Gucci, seguito da tim ed Enel.
Il colosso della moda italiana, che ha accresciuto il proprio valore del 50% rispetto all'ultima rilevazione, con un valore complessivo che supera i 24 miliardi di dollari, sta vivendo un momento d'oro che gli è valso il primato, secondo BrandZ.
Ecco le categorie che dominano il mercato
A tenere alta la bandiera dello stile italiano anche Prada (6° posto con 3.9 miliardi di dollari), Armani (10° posto con 2,4 miliardi) e pure marchi quali Bottega Veneta, Fendi, Salvatore Ferragamo e Bulgari, tutti conosciutissimi e ammirati talvolta più all'estero che in terra nostrana. Tutti questi brand di abbigliamento di lusso, sommati insieme, raggiungono il 40% del valore dei trenta brand inseriti in classifica.
Spopola la moda dunque, seguita dal settore alimentare che ha come maggior rappresentante Kinder (4°posto), poi Nutella (8° posto), Ferrero (11°) e il colosso della pasta Barilla al 26° posto. Entrano in classifica anche Lavazza e Campari.
Terzo gruppo di aziende, quello delle telecomunicazioni con la Tim, che si trova al secondo posto nella classifica, e Wind (al 22°), capaci di resistere all'ondata low cost del nuovo arrivato Iliad.
Ottimo balzo in avanti rispetto alla precedente classifica anche quello fatto da Ferrari (+36%), e da Fiat (+23%).
Gli ingredienti di un'impresa competitiva e vincente
Il segreto di un simile successo? Innovazione ma sopratutto apertura internazionale, almeno secondo Federico Capeci, ceo di Kantar Italia.
Non potendo fare affidamento infatti sul mercato italiano, da anni in fase di recessione, queste aziende sono state in grado di reggere l'impatto della competizione internazionale, puntando proprio sull'italianità, che è il tratto distintivo di questi marchi, motivo per il quale sono scelti dai consumatori in tutto il mondo.
Un'italianità declinata in salsa universale o globale.
Sempre secondo Capeci, fondamentale è anche l'innovazione sopratutto nelle strategie di comunicazione del brand al pubblico di riferimento, che incide su come il brand viene percepito dai suoi presenti o futuri consumatori. I brand innovativi sono cresciuti del 17%, quelli ritenuti meno inclini ad ammodernarsi, crescono invece appena dell'1%.
Strategie vincenti per trenta aziende italiane che, complessivamente, col loro fatturato raggiungono un valore pari al 5% del Prodotto interno lordo del Belpaese.