Aziende di Milano, Bergamo, Firenze, Genova, Mestre, tutte operanti nel settore di marketing e comunicazione, pubblicità, organizzazione eventi, oppure produttrici di utensili o attive nel settore farmaceutico. Nomi prestigiosi, con una quindicina di rappresentanti sono intervenuti a Rovigo per l'Educational Tour di domenica 17 marzo 2019, coordinato da Rovigo Convention Visitors Bureau (RCVB), l'organismo che nasce dalla collaborazione di vari soggetti promotori del sistema turistico locale ed approdato alla formazione di una Rete di Imprese: Assindustria Servizi, Cat Confcommercio e Confesercenti Rovigo.
Il tour si è svolto come espansione delle attività della XII Convention Nazionale di Federcongressi che si è tenuta a Vicenza dal 14 al 16 marzo per riunire le imprese pubbliche e private connesse con il settore dei congressi, convegni, eventi. Un ambito, quello della meeting-industry italiana, che nel 2017 ha prodotto 398.286 eventi, 29.085.493 partecipanti e 43.376.812 presenze di pubblico con un incremento medio del 2,5%.
Il Veneto che non ti aspetti
La Regione Veneto ha appoggiato tutte le iniziative attraverso Venice Region Convention Bureau Network e sostenendo le ramificazioni d'attività con due "Educational Tour" a Padova-Rovigo e a Treviso-Belluno. L'obiettivo è ruotato intorno alla riscoperta del "Veneto che non ti aspetti" da parte dei professionisti dell'organizzazione di meeting ed eventi.
La visita è stata denominata anche "Familiarization Trip" e Rovigo, in particolare, punta su uno sguardo empatico verso il proprio territorio caratterizzato da buone eccellenze spesso sconosciute. A cominciare da un sedimento antico che è la definizione che Ludovico Ariosto diede del centro capoluogo del Polesine: "La terra il cui produr di rose le diè piacevol nome in greche voci".
Da questo deriva il titolo di Rovigo come "città delle rose".
Le tappe del Tour
Rovigo ha saputo trasformare un grande complesso di archeologia industriale, un luogo storico che fino al 1978 è stato uno dei più importanti zuccherifici del Nord Italia. Oggi quello spazio è divenuto il Censer Rovigo Fiere, dotato di sale di diversa capienza adatte ai vari tipi di manifestazioni, convention, shooting e che il 17 marzo ha segnato la prima tappa del tour.
Il cambiamento di destinazione dell'area ha suscitato molto interesse fra i partecipanti che hanno potuto osservare configurazioni e pertinenze di un polo espositivo e convegnistico molto attrezzato. È risaltata, inoltre, una certa versatilità della struttura che, da una parte, è polo tecnologico, incubatore di laboratori innovativi e, dall'altra, con il progetto "Fabbrica dello Zucchero" dedicato a danza, cinema, teatro, si prepara ad essere polo di attrazione culturale.
La seconda tappa è consistita in una visita al Castello con le sue segrete e a Palazzo Roncale, aperto per l'occasione grazie alla Fondazione Cariparo, condotta dalle guide-interpreti di Popout. Molte suggestioni ha suscitato la rievocazione di voci del passato vive nell'identità storica cittadina raccolta anche intorno ai suoi monumenti e simboli come il Teatro Sociale e il Tempio delle Beata Vergine del Soccorso, detto la Rotonda.
L'ultima tappa ha incluso le prelibatezze della gastronomia locale e gli ospiti del Tour hanno ammirato nell'esposizione ed apprezzato nel test dei sapori i prodotti offerti dalla terra compresa fra i due maggiori fiumi italiani, l'Adige ed il Po. Si tratta degli ortaggi multicolori, dell'insalata IGP di Lusia, del riso IGP del Polesine, delle vongole di Scardovari, della pasta di Pontecchio, oltre a numerosi vini di qualità.
Un commento di sintesi
La coordinatrice di Rovigo Convention Visitors Bureau Cristina Regazzo, al termine del Tour Educational ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra degli organizzatori volto a mostrare le risorse di "una piccola città che può essere una grande scoperta".
L'impegno deve, però, proseguire, per incentivare, come si legge in una nota di RCVB, il cambiamento della visione di sviluppo di Rovigo auspicato da più parti. "Oltre al sostegno della Regione Veneto - è la conclusione - anche gli enti locali dovrebbero rafforzare attenzione ed interesse per questo tipo di tour. Ne servirebbe uno al mese".