Le inadempienze probabili, in gergo esposizioni Unlikely To Pay (UTP), sono al centro della nuova fase del processo di ristrutturazione e consolidamento del sistema bancario italiano. Dopo i risultati significativi raggiunti nella riduzione dei crediti deteriorati di peggiore qualità (Sofferenze o Bad Loans), con volumi di transazioni che hanno superato i 100 miliardi lo scorso anno, sono in corso diverse operazioni per abbattere anche le esposizioni di crediti meno deteriorati.
Intesa Sanpaolo sta per finalizzare un accordo con Prelios per un portafoglio complessivo di 10 miliardi, mentre MPS dovrebbe cedere alla bad bank di stato, SGA (Società Gestione Attivi) crediti per un totale di 8 miliardi.
Il mix di cessione e gestione
Prelios, tra i principali operatori italiani nella gestione dei crediti non performing garantiti da immobili, ha effettuato una lunga due diligence per conto di Intesa San Paolo su un portafoglio del valore facciale di circa 10 miliardi. Al termine della valutazione, secondo quanto riportato da Milano Finanza, sarebbe in discussione una ipotesi di cessione per un valore di 4 miliardi ad un prezzo intorno al 50-55% e di affidamento in gestione per conto terzi per gli altri 6 miliardi. L'operazione costituisce un passaggio importante nel percorso di ristrutturazione della società di servicing ad opera del fondo Davidson Kempner Capital Management (DK) in vista di una possibile nuova quotazione in borsa di Prelios.
L'operazione, presenta diversi tratti comuni con quanto già realizzato lo scorso anno da Intesa Sanpaolo in partnership con l'operatore scandinavo Intrum Lindorff, in particolare per la struttura che mette insieme cessione e affidamento in gestione. La principale differenza, risiede tuttavia nel fatto che l'istituto di credito non provvederà a dismettere il ramo di azienda che gestisce i crediti e non prenderà partecipazioni nella struttura di gestione, come invece avvenuto nell'altra operazione.
Cessione UTP anche per Monte Paschi
Altra operazione di rilievo su inadempienze probabili è attesa da parte del Monte di Paschi di Siena, che dovrebbe essere pronto a cedere alla SGA, bad bank di proprietà del Ministero dell'Economia e delle Finanze, un portafoglio dal valore di circa 8 miliardi, che potrebbe essere trasferito a valori vicini al saldo netto di bilancio, dunque con impatto molto contenuto o al limite nullo sul conto economico.
I programmi di dismissione per i crediti UTP costituiscono un passaggio fondamentale anche alla luce dei recenti aggiornamenti del quadro regolamentare, che prendono un meccanismo di accantonamenti prudenziali crescenti nel tempo per i crediti deteriorati e impongono un sensibile guadagno di efficienza nella gestione di questi crediti accompagnato da credibili piani di dismissione nel caso i recuperi non fossero in linea con tempi e importi dettati dalle griglie aggiornate per le regole contabili.