Sta arrivando Globalcoin, per fare transazioni e acquisti sulla vetrina social di Facebook. Si prevede possa essere già attiva prima della fine di giugno. Secondo gli esperti, Mark Zuckerberg sta puntando sulla creazione di una moneta digitale per far fluire nel grande oceano di Facebook ricavi che vadano a coprire le perdite pubblicitarie dovute ai recenti scandali. Per ovviare ai problemi avuti sulla questione privacy, Zuckerberg sembrerebbe mettere nelle mani di una fondazione terza le transazioni digitali della nuova moneta. Così sarà per Facebook, Instagram e Whatsapp, che diventeranno delle gigantesche vetrine online dove sarà più facile fare acquisti, una sorta di maxi e–commerce.

Che cosa ha di diverso la moneta Globalcoin rispetto ad altre criptovalute?

Sarà una moneta legata al dollaro e basata sulla Tecnologia blockchain, ma più stabile e meno a rischio di speculazione finanziarie. A quanto pare il 35 enne Zuckerberg sta lavorando per rendere la sua moneta digitale il meno volatile possibile. Infatti si avrà a che fare con una stablecoin che, a differenza di tutte le altre criptovalute come i Bitcoin, rimarrà stabile nel suo valore senza rischio di oscillazioni di prezzo.

Secondo il professore dell’università Bicocca di Milano Ferdinando Ametrano, mentre i bitcoin sono criptovalute che non possono “fornire stabilità nel potere d’acquisto”, le stablecoin “sono un tentativo di realizzare una moneta stabile all’interno delle criptovalute”, così da poter rassicurare l’utente per gli acquisti.

“Le stablecoin”, continua il professore, “dovrebbero essere stabili, rispetto a un paniere di riferimento. Peccato che spesso le si lega al dollaro che tanto stabile non è, ma di certo più stabile del bitcoin”

Il sogno di una moneta indipendente su internet e Globalcoin

Negli anni Novanta diverse start–up statunitensi seguirono il sogno di creare una moneta indipendente su Internet.

Sogno seguito anche da Peter Thiel e Elon Musk con il loro PayPal. L’idea, in breve, era quella di utilizzare una moneta online utilizzabile ovunque. Peccato però che gli Stati interruppero questi sogni con delle misure restrittive verso il trasferimento di denaro, misure che, secondo i governi nazionali, erano necessarie per contrastare il terrorismo e il riciclaggio di soldi.

Tant’è che PayPal cambiò i suoi obiettivi, divenendo un sistema di pagamento on–line.

Questo suo cambio di rotta salvò PayPal dalla chiusura a differenza altre società che avevano in comune lo stesso sogno come per esempio E–Gold. Secondo l’esperto Giacomo Zucco, “PayPal si salvò solo perché gli venne imposto a livello normativo di replicare le limitazioni dei sistemi bancari”, divenendo a tutti gli effetti un sistema di scambio e non più un a moneta on–line. A chi gli ha chiesto se Globalcoin realizzerà quel sogno degli anni Novanta, Zucco risponde: ”Non scherziamo, gli anni '90 erano molto più liberi di oggi, non è possibile paragonare l’idea di una moneta globale di Internet e il Globalcoin di Zuckerberg”.