Carlo Calenda è senza dubbio uno dei politici che maggiormente sta facendo parlare di se nell'ultimo periodo. Lo ha fatto prima delle elezioni europee quando, pur essendo un esponente dem, non ha fatto mistero di essere profondamente deluso da quello che era diventato l'andazzo del Partito Democratico e non aveva avuto problemi nell'evidenziare i lati negativi delle politiche messe in atto dal partito, invitando a una profonda riflessione e rivoluzione dei contenuti. Ha sfidato Salvini, scegliendo di andare nella stessa piazza della manifestazione sovranista europea, ha posato a torso nudo per delle campagne social e ogni qualvolta si presenta nei salotti televisivi dice quello che pensa senza peli sulla lingua.

Solo pochi giorni fa infatti, ospite di Di Martedì, ha ingaggiato un duello verbale con il giornalista Giuli, in nome della sua difesa di Elsa Fornero, definita "lady spread" dalla firma de Il Foglio. Non ha risparmiato critiche a Di Maio per la gestione di casi spinosi come quelli di Mercatone Uno, difendendo invece il proprio operato da Ministro dello Sviluppo Economico. Il Movimento Cinquestelle ha deciso di replicare con un post sul Blog delle Stelle.

Contestata la filosofia politica

Quasi superfluo sottolineare come la mini biografia Politica di Carlo Calenda, apparsa sul blog ufficiale del partito grillino, vada presa con le pinze e valutata con la consapevolezza che è stata redatta in maniera poco obiettiva, come qualsiasi altra fonte politicamente interessata avrebbe fatto.

Nel mirino del Movimento Cinque Stelle finisce il fatto che Calenda sia una personaggio ex Confindustria, vicino a Luca Cordero di Montezemolo, e che oggi invece appartiene a un partito che dovrebbe difendere i diritti degli operai e dei lavoratori. Gli viene contestato il fatto di essersi candidato, alle elezioni politiche del 2013, nella lista di Monti, subendo la bocciatura dell'elettorato, salvo poi rientrare in politica attraverso la nomina a vice-ministro da Enrico Letta prima, e a ministro da Renzi e Gentiloni.

Nel mirino finisce la sua presunta scarsa coerenza poiché, ai tempi della sua candidatura con Scelta Civica, avrebbe dichiarato che “l’agenda Monti è l’unica strada per la modernità” e “noi siamo alternativi ai Dem, li batteremo”. Nel post si segnala come fonte di queste dichiarazioni il Corriere della Sera del 2 genanio 2013.

A ciò si aggiunge il fatto che più volte abbia minacciato di lasciare il Pd dopo averne preso la tessera, senza mai dare seguito a tali propositi.

Calenda criticato anche come ministro

Calenda viene inoltre definito uno dei peggiori Ministri dello Sviluppo Economico della storia italiana. Al suo operato andrebbero imputati autentici disastri relativi ai dossier Almaviva, Fincantieri, Alitalia, Ilva, IIA, Mercato Uno, Blutec, F-Flex. Viene accusato di aver definito "pericoloso il reddito di cittadinanza" e di lodare la "minestrina Rei" e inoltre la sua opposizione a Quota 100 sarebbe, per ilblogdellestelle.it, un affronto alla centinaia di migliaia di lavoratori a cui la Fornero, sostenuta da Pd e Forza Italia, aveva tolto lavoro e pensione.