Con l’avvicinarsi della stagione estiva e dei relativi esodi di massa dalla calura delle principali città italiane verso mete costiere meno afose, implacabili e puntualissimi arrivano gli aumenti sulle tariffe autostradali. Sono scaduti, infatti, anche gli ultimi blocchi dei rincari dei pedaggi di Autostrade per l'Italia concordati il primo gennaio scorso tra gli enti gestori della rete viaria italiana e il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, guidato dal grillino Danilo Toninelli. A partire dal prossimo primo luglio 2019, dunque, l'ASPI (Autostrade per l'Italia, il gruppo appartenente dal 2002 alla famiglia Benetton, principale azionista), che già nell'ottobre dello scorso anno aveva richiesto e ottenuto un aumento dello 0,8 % sulle tariffe dei pedaggi (il rincaro più contenuto di sempre), metterà in atto un ulteriore incremento dei costi dei tragitti.

Da luglio scatterà anche l'aumento più consistente, quello del gruppo Toto Strada dei Parchi, pari a diciannove punti percentuali.

I dettagli dei nuovi aumenti

Senza alcun intervento dell'esecutivo quindi, tariffe incrementate del 19% sulle tratte in concessione alla società Strada dei Parchi, proprietaria delle autostrade A24 (Roma-L'Aquila-Teramo) e A25 (che collega Torano di Borgorose, in provincia di Rieti, a Villanova di Cepagatti, provincia di Pescara). Tregua scaduta anche per le tangenziali milanesi, che rimarranno gratuite solamente per chi entra o esce da determinati punti del percorso, prima delle barriere di pedaggio. Il primo congelamento dei rincari autostradali terminato, appena un mese fa, era stato quello che interessa il tratto Serravalle-Milano: in questo caso l'aumento è stato pari al 2,64%.

Il Ministero: 'Troveremo un accordo'

Intanto, con una nota stampa, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture rassicura gli automobilisti e i viaggiatori italiani che già in queste ore si è a lavoro per aprire un dialogo fruttuoso con le società interessate, così come già avvenuto nelle scorse settimane sul dossier inerente il Gran Sasso.

Lo scopo dunque sarà quello di scongiurare ulteriori aumenti, trovando un'intesa effettivamente sostenibile per la gestione autostradale al fine di tutelare gli interessi dei viaggiatori e l'economia turistica dei territori. Dal dicastero fanno sapere che le società concessionarie delle principali reti viarie italiane hanno chiesto un anticipo sui fondi pubblici per continuare i lavori manutentivi di messa in sicurezza delle strade, in particolare di ponti e gallerie. Previsto per la mattinata di giovedì prossimo, 13 giugno 2019, un incontro a Roma per cercare un'intesa tra le due parti coinvolte.